Marchionne: «Si sciolga presto il nodo incentivi»

«La Fiat è liquida e non ho cattive notizie. Le cose vanno bene, le macchine si vendono. Il mercato in Italia è un po’ debole finché non si arriverà a capo del problema degli incentivi che, spero, si risolva prima che arrivi il nuovo governo». È quanto ha affermato Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Group, a margine dell’inaugurazione della filiale di Torino di Banca Leonardo. Rispondendo alle domande sul calo dei titoli del gruppo (ieri meno 2,5% a 13,7 euro), Marchionne ha sottolineato che «c’è un nervosismo diffuso dei mercati, ma la maggior parte delle società del settore auto non ha accusato il minimo ritardo nello sviluppo industriale. Non vediamo nessun impatto negativo sulla domanda del mercato». Intanto, come in Italia, il 2008 dell’auto nel Vecchio continente parte in frenata. A gennaio, secondo le stime di Jd Power, in Europa occidentale le vendite di auto nuove dovrebbero scendere dello 0,9%, a 1.216.426 unità. E proprio il nostro Paese, che a gennaio si conferma il primo mercato automobilistico europeo nonostante il calo del 7,9% a 232.207 unità subíto il mese scorso, è - secondo l’analisi di Jd Power - uno dei principali responsabili dell’arretramento in Europa occidentale d’inizio 2008.

Co-responsabili sono Spagna (meno 12,8%) e Francia (meno 5,5%), mentre risulta più contenuto il calo delle vendite di gennaio nel Regno Unito (meno 2,1%). Le prospettive per l’Italia permangono comunque negative anche nel 2008, soprattutto per il minor «appeal» della nuova versione degli incentivi alla rottamazione delle auto inquinanti e del rallentamento dell’economia.

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