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Marea nera, un operaio denuncia: "La Bp era a conoscenza delle falle"

La Bp sapeva che c’erano falle nel sistema di sicurezza della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon settimane prima che questa esplodesse

Marea nera, un operaio denuncia: 
"La Bp era a conoscenza delle falle"

Londra - Per arginare la marea nera nel Golfo del Messico, la Bp ha finora speso 2 miliardi dollari. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, la Bp sapeva che c’erano falle nel sistema di sicurezza della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon settimane prima che quest’ultima esplodesse, causando la disastrosa marea nera nel Golfo del Messico. A confermarlo alla Bbc è stato un operaio, Tyrone Benton, della struttura sopravissuto all’incidente.

Falle nel sistema di sicurezza Un operaio della Deepwater Horizon riportò ai suoi superiori della Bp l’esistenza di problemi nel sistema di sicurezza della piattaforma alcune settimane prima dell’esplosione che ha provocato la morte di 11 operai e la catastrofe ambientale nel Golfo del Messico. Tyrone Benton afferma che la falla non fu aggiustata, ma invece fu spento il meccanismo diffettoso. E fu deciso di continuare le operazioni avvalendosi solo di un secondo sistema di sicurezza. Al programma Panorama, Benton ha spiegato che il sistema difettoso era il cosiddetto "blowout preventer" (Bop), meccanismo che impedisce le fughe di gas, e quindi le esplosioni, ed è naturalmente l’elemento più importante dei sistemi di sicurezza di una piattaforma. "Abbiamo notato una falla nel sistema ed abbiamo informato gli uomini della compagnia - è il racconto di Benton all’emittente britannica - loro hanno una stanza di controllo da dove possono spegnere il meccanismo ed accenderne un altro, così non devono fermare la produzione".

Il rimpallo di responsabilità La Bp afferma che era la compagnia proprietaria della piattaforma, la Transocean, responsabile delle operazioni e della manutenzione di quel sistema di sicurezza. Benton ha raccontato ancora che il suo supervisore inviò un mail sia ai responsabili della Bp che della Transocean per denunciare il problema.

La Bbc ha poi intervistato il professor Tad Patzek, esperto di operazioni petrolifere dell’università del Texas, che ha definito "inaccettabile" la decisione di spegnere il sistema difettoso e di inserirne un secondo: "Di fronte a prove di malfunzionamento del blowout preventer, bisogna cercare di aggiustarlo con tutti i mezzi a disposizione".

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