Mariano Altolaguirre & C.

Si tratta di sei sacerdoti spagnoli, appartenenti all’ordine dei Trinitari, trucidati nel 1936 dai «laici» (cioè, comunisti, anarchici, socialisti o massoni) repubblicani. Mariano Altolaguirre era un basco quasi ottantenne di Yurre. Era entrato nei Trinitari a Roma nel 1877 ed era stato ordinato sacerdote nel 1880. Prima di venire ucciso fu bestialmente torturato. José Ormaechea y Apoita, anch’egli basco, era di Navarniz e aveva cinquantasei anni. Trinitario dal 1899, era diventato sacerdote a Madrid nel 1903. Anche Vicente Olano y Zamalloa era basco, di Amorebieta, ed aveva sessantadue anni; aveva preso i voti a Roma nel 1893 ed era sacerdote dal 1896. Morì a causa delle sevizie sopportate. Basco era pure Prudencio Guerequiz y Guezuraga, cinquantatreenne di Rigoitia. Questo non era sacerdote ma semplice frate dal 1903. Segundo García y Cabezas era di Barrio de Vistoso, nella regione di León: aveva quarantacinque anni, aveva preso i voti a Roma nel 1910 ed era stato ordinato sacerdote a Madrid nel 1914. Questi ultimi due se la cavarono un po’ meglio (se così si può dire) perché furono fatti fuori velocemente con una raffica di mitra. L’ultimo della lista è Juan Otazua y Madariaga, compaesano del Guerequiz y Guezuraga.

Di lui non conosciamo l’età, solo che entrò nei Trinitari a La Aparecida nel 1914, pronunciò i voti solenni a Córdoba nel 1918 e ricevette l'ordinazione a Madrid nel 1921. A condannarli fu l’abito rosso-bianco-azzurro dei Trinitari, un ordine religioso che era stato a suo tempo fondato per l’affrancamento degli schiavi in mano ai musulmani.

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