Mariella Burani Per l’emergenza pronti 83 milioni

Aumento di capitale d’emergenza per Mariella Burani Fashion Group. Arriveranno 83,5 milioni di euro di mezzi freschi necessari a garantire la sopravvivenza del gruppo, gravato da debiti per circa mezzo miliardo, bilanci in rosso su cui manca ancora la certificazione contabile e un patrimonio netto negativo.
Nei prossimi giorni verrà convocata l’assemblea che dovrà adottare i «provvedimenti idonei a ripianare le perdite», incluso l’aumento di capitale. La famiglia Burani, che controlla il 74,5% dell’azienda, «farà la sua parte»: dovrebbe garantire qualcosa come 50-60 milioni dell’intero intervento che complessivamente arriverà a 100 milioni in cinque anni (di cui gli 83,5 rappresentano la prima tranche). Si cercano dunque nuovi investitori, che grazie all’aumento potrebbero ritagliarsi un ruolo di primo piano in Mbfg. Nelle scorse settimane era emerso il nome del fondo americano Gem, proprietario di Ciesse Piumini, pronto a quanto pare a mettere sul piatto 55 milioni.
Non c’è solo l’aumento di capitale nel piano di Mbfg. Si lavora ancora al riscadenziamento a medio-lungo termine del debito (Unicredit e Intesa i principali creditori) e alle questioni più propriamente operative (si è parlato di cessioni, ma anche di partner industriali per la gestione delle attività). Un piano pressoché definitivo dovrebbe arrivare a breve sul tavolo delle banche, per essere poi varato formalmente in un successivo cda.


A proposito di cessioni, Antichi Pellettieri, azienda che fa capo alla stessa famiglia Burani, fa sapere che per Coccinelle, uno dei nomi più «pregiati» del gruppo, l’assetto proprietario resta blindato fino al 2012, smentendo che il marchio possa rientrare a breve in eventuali operazioni straordinarie, come ipotizzato nei giorni scorsi. Il titolo Antichi Pellettieri è salito ieri del 2% a 0,83 euro, mentre resta sospeso fino a nuova comunicazione Mbfg: il cda dell’azienda ha chiesto l’uscita del titolo dal segmento Star di Borsa.

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