Marilyn che visse due volte «Io, la sua reincarnazione»

La canadese Sherrie Lea Laird è convinta di essere la mitica attrice. Uno psichiatra la studia e le dà ragione

da Milano

Ci hanno provato in tante, a essere come Marilyn. Con una parrucca, un po’ di acqua ossigenata, l’aria svampita, l’occhio miope e languido. Le forme morbide, la sua sensualità unica, quelle erano più difficili, ma il confronto con il mito non ha mai fermato i tentativi di emulazione. Fino a Sherrie Lea Laird.
Cantante in un gruppo rock canadese, appassionata di Marilyn Monroe fin dall’adolescenza, quando l’ha sentita cantare Diamonds are a girl’s best friend, la 43enne, che soffre di disturbi psichici, è convinta di essere la reincarnazione del mito. E, a sostenerla, c’è uno psichiatra di Malibu, Adrian Finkelstein, che l’ha in cura e ha deciso di raccontare la sua storia in un libro, Marilyn Monroe returns: the healing of a soul, ovvero «Marilyn Monroe ritorna: la guarigione di un’anima». La donna, che ha una figlia di 21 anni e un divorzio alle spalle, parla di esperienze terribili: dolori, flashback, sogni agitati, fino all’ipnosi (sotto il controllo di Finkelstein), che l’avrebbe portata a rivelare dettagli privati della vita dell’attrice. Le relazioni con John Kennedy e il fratello Bob, un incontro alla Casa Bianca con Jfk, che le avrebbe anche confessato alcuni segreti di stato su Cuba e Fidel Castro. E, poi, la rottura, dolorosa, con Jfk e la morte, rivissuta attraverso una sofferenza simile, allo stomaco, a causa di un’overdose di pillole. Il Los Angeles Times, che ha riportato la notizia, sottolinea che Finkelstein si è laureato in una università prestigiosa, la Menninger school of psychiatry a Topeka, nel Kansas e che gode di una particolare fiducia presso il centro medico Cedars-Sinai di Los Angeles, dove è consulente proprio per l’ipnosi. Una pratica che, secondo i seguaci della «regressione al passato», può servire come terapia per risolvere i problemi nella vita presente. È così che Sherrie Lea Laird ha rievocato delle sue esperienze nei panni di Marilyn: ma i racconti sotto ipnosi, contestano gli scettici, sono impossibili da verificare.
Finkelstein, invece, è assolutamente sicuro del valore della terapia e anche della realtà di flashback e reincarnazione. Quindi, il caso della Laird non sarebbe che una conferma delle sue tesi. Non solo: secondo il medico, la figlia della donna, Kezia, sarebbe la reincarnazione di Gladys Baker, la madre di Marilyn. Questione di date: Sherrie Lea è nata undici mesi dopo la morte di Marilyn, avvenuta nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962.

Ma il suo «vero» concepimento risalirebbe proprio a undici mesi prima, quando la madre aveva perso il bimbo che aveva in grembo, per rimanere di nuovo incinta due mesi dopo.
Dopodomani lei e il suo psichiatra andranno in pellegrinaggio al cimitero di Westwood, a Los Angeles, per il 44esimo anniversario della morte di Marilyn. Non si sa mai.

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