Quaranta minuti di ritardo, pioggia da ombrelli (bianchi, intonati all’occasione), una settantina di persone per festeggiare gli sposi, ma senza troppo clamore. Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia sono diventati moglie e marito ieri mattina, sotto il maltempo che non ha risparmiato Arcore. È mezzogiorno e dieci quando la sposa entra nella cappella di Villa San Martino: è al braccio del papà, Silvio Berlusconi; davanti a lei, di qualche passo, i figli Gabriele e Silvio. In sottofondo, la marcia nuziale di Wagner. E già, fra parenti e amici raccolti nella cappella seicentesca, c’è chi si commuove. Ad attendere Marina Berlusconi all’altare c’è il suo compagno, con i testimoni: per lei il fratello Piersilvio, vicepresidente di Mediaset e Annick Confalonieri, moglie del presidente di Mediaset Fedele; per lui il fratello Nuccio e l’amica Micheline Jovic-Bilic.
La figlia del premier è vestita in Dolce&Gabbana: un abito lungo in seta color avorio, maniche a guanto, spalle a sbuffo in tulle di seta. Ha una piccola coda a strascico e un bouquet di fiori bianchi, come quelli che decorano la chiesa: tulipani e fiorellini chiamati «velo da sposa». Maurizio Vanadia è in tight scuro di Gianni Campagna, con cravatta azzurra. Stesso mini-tight (con papillon) per i figli Gabriele e Silvio. Sono loro a portare il cuscino con le fedi all’altare.
Il rito è stato celebrato dal parroco di Arcore, don Giandomenico Colombo e da don Andrea Livio, legato da anni alla famiglia Berlusconi. I brani delle Sacre scritture - dal Cantico dei cantici e da una Lettera di San Paolo - sono stati letti dal premier, che ha anche tenuto il discorso dedicato agli sposi, al taglio della torta. Alle musiche hanno pensato Daniela Dessì e Fabio Armiliato: soprano e tenore, marito e moglie, hanno cantato alcune arie, come l’Ave Maria di Schubert. Ad accompagnare gli sposi fuori dalla chiesa, la marcia di Mendelssohn. Unico tocco «profano»: le note mozartiane del Là ci darem la mano, quando Don Giovanni dice a Zerlina: «Là mi dirai di sì». Una cerimonia che, per tutti, è stata «semplice ed emozionante». Anche per il premier. Dopo, tutti a tavola nelle sale di Villa San Martino: c’erano i parenti della sposa (oltre al padre Silvio con la moglie Veronica, i fratelli Barbara, Eleonora e Luigi, gli zii) e dello sposo, poi Mauro Crippa, Maurizio Costa e la moglie, Nini Briglia con Vera Montanari, Gian Arturo Ferrari e signora, i coniugi Confalonieri, i Doris, Adriano Galliani e consorte. A metà del pranzo, dopo l’incontro con il Papa, è arrivato Gianni Letta, portando la benedizione di Benedetto XVI per gli sposi e le loro famiglie.
Al tavolo della coppia c’erano la madre della sposa, Carla Dall’Oglio, il fratello Piersilvio con Silvia Toffanin, i genitori dello sposo, Bruno Ermolli e la moglie, Rosanna Mani di Sorrisi e canzoni e Alfonso Signorini di Chi. Per tutti un menu senza eccessi e molto «lombardo»: flambé di formaggio con tartufo, risotto al cedro e prezzemolo, brasato con polenta. E poi la torta nuziale. È stato a quel punto che la sposa si è esibita per il marito, con una canzone d’amore spagnola accompagnata da una danza in stile flamenco. Poi, alle cinque, tutto finito, con una bomboniera accompagnata da un’orchidea.
Marina sposa ad Arcore, festa con polenta e brasato
La presidente di Mondadori e Maurizio Vanadia (nella foto esclusiva di "Chi") all’altare Cerimonia semplice, solo 70 invitati. Gli auguri di Benedetto XVI. Viaggio di nozze? Week-end a Londra. Quell'amore nato dietro le quinte della Scala
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