«Mario? Ha fatto una cosa brutta Da due anni cerco di cambiarlo»

BALOTELLI «Ha ricevuto miliardi di critiche... Adesso deve solo dimostrare il suo valore a chi l’ha fischiato»

Milano E alla fine arriva Balotelli. Una delle serate più belle degli ultimi decenni nerazzurri, sporcata dal gesto di SuperMario. A rivelare cosa sia successo nel tunnel degli spogliatoi è Zlatan Ibrahimovic: «Ho visto Materazzi attaccare Balotelli come mai mi era capitato. Negli spogliatoi anche i miei compagni non riuscivano a capacitarsi dell’attacco di Matrix, cosa che se fosse successa a me, l’avrei steso in due secondi». Prima qualche fischio ricevuto dai tifosi nerazzurri, poi quella maglia gettata a fine gara che ha letteralmente mandato su tutte le furie i compagni: pecora nera in una notte da leoni.
Anche Mourinho sembra aver esaurito le parole su Balotelli, salvo lasciare uno spiraglio in coda: «Sono qui da luglio del 2009 e se conto le critiche che ho ricevuto per cercare di migliorare il suo carattere, sono miliardi... questa sera è successa una cosa brutta. Lui e l’unico che non va a casa stanco morto, però sabato giocherà e dimostrerà il suo valore a tutti gli spettatori che l’hanno fischiato».
Le bizze di Balotelli non possono però offuscare l’impresa dei nerazzurri. I gol di Sneijder, Maicon e Milito sono un bel conto in banca, non sufficiente però per affrontare il ritorno di mercoledì prossimo a Barcellona a cuor leggero. «È stata una vittoria meritata – spiega Mou -, siamo però ancora lontani dalla finale, manca ancora tanto contro un club che in casa è molto concreto». Per passare il turno gli spagnoli dovranno vincere con due gol di scarto, per Mourinho la partita di ritorno è già iniziata al triplice fischio di Benquerença. «Ho visto cosa è successo nel tunnel e so cosa mi devo aspettare la prossima settimana: non è stata la fine di questa gara, ma l’inizio della prossima».
Certo è che un piede in finale l’Inter l’ha già messo. «Tutto può ancora succedere – avverte il portoghese -, abbiamo ancora il 50% di probabilità di passare il turno: o andiamo a Madrid o usciamo a testa alta. Però l’Inter arriva fino alla fine di questa Champions, ha vinto 5 partite consecutive, se non vince quest’anno la Champions, la vincerà l’anno prossimo o l’anno dopo ancora. La cosa importante è che questo club è passato da essere una squadra piccolina in Europa a essere una formazione in grado di battere la squadra campione in carica e favorita alla vittoria della Champions. E se tra una settimana dovessimo perdere per 2-1, sarebbe più bello della vittoria di questa sera».
L’unica recriminazione è per il gol di Pedro. «Mi spiace per il loro gol, subito per l’unico nostro errore. Poi però la squadra ha reagito e ha fatto benissimo, abbiamo interpretato bene la gara anche dopo essere andati in svantaggio». C’è spazio anche per una piccola polemica con gli avversari, che al termine hanno a lungo protestato per certe decisioni dell’arbitro: «Si vede che hanno la memoria corta, perché, se posso ancora chiamare “i miei giocatori” i calciatori del Chelsea senza che Ancelotti si offenda, l’anno scorso tutti quanti piangevano alla fine della gara contro il Barcellona per un arbitraggio storico di Ovrebo. Si vede che non sono capaci di ammettere la sconfitta».
Il volto radioso di Moratti al termine della gara è la migliore fotografia della serata. «Meglio di quanto pensassi. Mai avuto timori, neanche dopo il gol, siamo stati concreti, forti, volitivi, orgogliosi e con grande spirito di sacrificio. Gran bella squadra. Avremmo potuto persino fare qualcosa in più, ma nessun rammarico. Sembrava che il Barcellona dovesse venire a Milano per spaccarci in due, invece è successo il contrario. Sono orgoglioso di questi giocatori e sono fiero dell’intelligenza di Mourinho». Moratti è radioso, la rotonda vittoria gli consente pure una frecciata al veleno su Calciopoli.

Gli chiedono della partita di ritorno e lui se ne esce con un «una volta c’era un gruppetto che voleva acquisire i risultati in anticipo e sappiamo tutti che fine abbiano fatto...». C’era spazio anche per le battute ieri sera...

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