Egregio Direttore, lintervista dell'europarlamentare Pdl onorevole Mauro, ha il pregio di stimolare quello che è il bisogno nel nostro territorio, di un approfondimento per un cambiamento o rinnovamento affinché si fortifichi la politica locale. I cittadini in genere vogliono essere partecipi, anche se indirettamente, e conoscere i movimenti, le indicazioni e gli orientamenti rappresentati dalla forza politica a cui si ispirano. Non possiamo negare che questo tipo di attività abbia brillato, del resto questo si riscontra nel continuo sul Giornale. Le continue lettere sono a dimostrare che si cerca un contatto con la politica e con il partito di riferimento. Credo però che questo aspetto non sia sfuggito ai responsabili del partito, e sono sicuro che seri motivi hanno impedito che questo «coinvolgimento» non avvenisse. Forse l'offerta dell'onorevole Mauro si potrebbe leggere come un invito a cercare energie fresche, a invogliare a non restare fermi, consumando nel nulla quanto di buono si potrebbe offrire alla gestione del partito. Non che l'aspetto anagrafico di per sé sia di assoluta garanzia quando è al di sotto dei 50 anni, ma se si guarda bene, possiamo contare su persone valide e competenti di assoluta garanzia. Tutto in un'ottica di crescita individuale e del partito tutto. Chissà quante idee e progetti, non solo per il futuro Sindaco di Genova, ma anche quale occasione per una diversa e nuova impostazione organizzativa, che metta al centro l'interesse del territorio, con uomini e donne disposti ai sacrifici che la vera politica impone.
Grazie per l'attenzione.
Gaetano Bruno
Capo gruppo Pdl Municipio Sestri Cornigliano
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Grazie Mario Mauro. Ho letto l'intervista fatta da Federico Casabella e mi sono piaciute le risposte dell'onorevole Mario Mauro. Specialmente dove dice che il suo apprezzamento va ai militanti. Da troppo tempo non sentivo un giudizio simile, anzi devo dire che in provincia di Savona, dove ho militato per 15 anni, la parola apprezzamento è stata abolita per sostituirla con «obbedisci e basta».Diceva qualcuno «credere, obbedire, combattere».Credere in una Italia migliore e in una Liguria degna di stare tra le migliori regioni settentrionali, si! Combattere: anche! lo facciamo dall'inizio del sogno Fi, quando eravamo pochi e derisi da quelli che, fino a ieri militavano dall'altra parte ed ora saltati sul carro dicono a noi che «siamo fuori», ci estromettono senza motivo, neppure ringraziandoci per quello che abbiamo pagato in termini personali per farli eleggere. Obbedire, no! Non siamo così fessi da obbedire ordini che vengono da chi non ha il senso del partito, non conosce la parola gratitudine, salvo poi scoprire che i valori sono poi i propri interessi personali.
Quante persone deluse ed amareggiate, quanti nauseati per i giochi spudorati per la conquista delle poltrone, quelle che noi abbiamo contribuito a costruire strappando consenso tra la gente e facendo tessere raccontando di un'Italia migliore, di equità e giustizia. Ora con un tesseramento insignificante, nessuno si domanda il perché di questa disaffezione? Nessuno si domanda come mai il primo partito è quello delle persone che non vanno più a votare? Nessuno che cerchi di invertire, con provvedimenti sensati, la tendenza? Nessuno che faccia il mea culpa e cerchi invece di addossare le colpe ad altri, magari quelli che hanno la memoria storica, molto scomodi da un po di tempo a questa parte. Grazie Mauro per le parole che hai usato verso i militanti, per il riconoscimento del loro lavoro nel tempo. Sei la prima voce che ascolto che mi fa pensare che non tutto il lavoro è andato sprecato se c'è gente, e ce n'è certamente in Lombardia, che condivide i nostri valori, li difende e li esalta. Dopo 15 anni di tessera Forza Italia non ho più preso quella del Pdl, pur credendoci all'inizio. Come me, molti altri amici, quelli fidati tanto per intenderci, rimasti a guardare increduli il teatrino dei pupi.
Giacomo Pronzalino
ex coordinatore cittadino Forza Italia
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O il Pdl nazionale si decide a mandare giù persone come i La Russa, Mario Mauro, Tiziana Maiolo ed iniziare un piano di riscossa, oppure con i politici attuali il centro-destra sarà sempre perdente alle amministrative con una percentuale di votanti sotto il 60 e riuscirà a vincere solo alle politiche quando lintervento del Presidente Berlusconi (Sestri Ponente inclusa!) porterà a votare tutto lelettorato di centro-destra e la percentuale dei votanti si posiziona all81% e cioè un +22% rispetto alle regionali 2010! Ma si tratta sempre di un intervento «extra-moenia»! Ed allora lintervento «extra-moenia» non può avvenire solo ad ogni elezione politica ma ci deve essere, con persone nuove ed extra-moenia, da domani visto che nel 2011 ci saranno alcuni Comuni che andranno al voto e nel 2012 sia il Comune sia la provincia di Genova e per questultima occorre portare a casa un risultato positivo per il centro-destra perché è una competizione che si può vincere!
Laura Mari