Marocchino accoltellato, è in fin di vita

Insieme al cugino, la vittima si scontra con due italiani, uno dei quali lo colpisce al ventre. Fermato durante un controllo, il feritore è stato riconosciuto e arrestato

La zuffa ha come protagonisti alcuni ventenni Mohamed, nordafricano, sembra senza permesso di soggiorno e fissa dimora, e il cugino suo coetaneo. L’altra sera poco dopo le 23.30 all’incrocio tra viale Bodio e via Scalvini, i due hanno avuto da ridire con un’altra coppia di ragazzi, arrivati in sella a uno scooter. Dalle parole si passa ai fatti, uno spintone di troppo poi nelle mani dei nuovi arrivati compare una lunga lama. L’aggressore colpisce allo stomaco il marocchino, lo lascia a terra in un lago di sangue quindi risale in scooter e si allontana con il complice.
Viene lanciato l’allarme, sul posto arrivano ambulanze e volanti. Il giovane nordafricano viene portato a Niguarda. Sul referto si parla di ferita d’arma da taglio «con eviscerazione», segno che la coltellata è stata inferta con estrema ferocia usando un’arma bianca di una certa dimensione. I medici lo operano durante la notte e lo ricoverano riservandosi la prognosi date le condizioni del ferito.

Nel frattempo la volante accorsa sul posto inizia una battuta con il cugino del ferito che di lì a poco individua l’aggressore in un gruppo di ragazzi, fermato per un casuale controllo da un altro equipaggio della questura. I poliziotti fermano Alessio D. N., anche lui 20 anni, residente alla Bovisa, lo frugano e in fondo allo zaino trovano il coltellaccio usato nell’aggressione e lo arrestano. Dovrà rispondere di tentato omicidio.

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