Camicia bianca e blue jeans, Rolex al polso destro e tanta voglia di restituire entusiasmo ai tifosi della Juve. Ieri è stata la giornata di Andrea Agnelli (nella foto) a Pinzolo: arrivato nella notte di martedì, non si è risparmiato nulla. Strette di mano, pacche sulle spalle, fotografie, autografi e tifosi che davvero non credevano ai propri occhi: non che ci fosse chissà quanta gente sugli spalti del «Pineta», visto che l'atmosfera di quest'anno è decisamente sottotono, però la presenza del numero uno societario ha ringalluzzito gli animi. «Non è il momento di parlare, ma di agire -. Dobbiamo essere all'altezza della nostra tradizione». E via per il giro di campo, facendosi chiamare Andrea e non presidente: trequarti d'ora in mezzo alla folla e poi un'occhiata all'allenamento pomeridiano durante il quale Del Piero ha accusato un lieve risentimento muscolare.
E se Agnelli in mattinata tornerà a Torino, a Pinzolo rimarrà fino a domenica Beppe Marotta. Obiettivo: convincere qualche giocatore ad accettare destinazioni lontano dalla Signora. Vendere diventa a questo punto fondamentale per costruire un tesoretto da spendere per rinforzare ulteriormente il gruppo di Del Neri: prima di domenica qualcosa potrebbe accadere, magari che Zebina accetti la Turchia (Besiktas o Galatasaray) o che Giovinco faccia le valigie destinazione Bari o Parma. Tiago (soprattutto) e Grosso sono nel mirino dell'Atletico Madrid, Trezeguet potrebbe prendere l'aereo per Valencia (che ha già ceduto Villa, Silva e Zigic) o Napoli: «Non ci sono incedibili - è il pensiero di Marotta - ma certo il nostro patrimonio non va svalutato. Vale per Diego, per Felipe Melo e per tutti gli altri. Siamo alla finestra, vediamo quel che capita». Intanto, la pista Krasic resta calda e quella di Dzeko almeno tiepida, pur se bisognerà capire una volta per tutte se davvero l'anno prossimo si potrà tesserare un solo extracomunitario. Amauri, in compenso, ha ritrovato grinta e voglia: «Penso solo a me, non a Dzeko, Gilardino e Pazzini. Se sto bene, me la gioco alla grande con loro: sono più forte, anzi. So dove ho sbagliato l'anno scorso, ma non ve lo dirò mai: diciamo che ho trascurato alcuni dettagli che avrebbero potuto essere decisivi».
Piccola nota a margine: la troupe della Rai lascerà oggi Pinzolo dopo aver preso atto che la Juventus ha venduto i diritti per la realizzazione di alcune interviste esclusive a Infront, advisor della Lega che a sua volta li ha ceduti a Sky e Mediaset senza interpellare la tv nazionale.
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