Antonella Aldrighetti
La tensione debitoria nel circuito sanitario regionale è talmente instabile che la giunta Marrazzo, per spegnere rimostranze e recriminazioni da parte dei creditori, ha proceduto a tappe forzate dando il via a cartolarizzazioni confusamente variegate per cercare di sanare il deficit di Asl e aziende ospedaliere. Ci riuscirà? A oggi lunico dato certo è che si appresta a calcare la mano, ancora una volta, nella medesima direzione. Il nuovo obiettivo da raggiungere sarebbe quello di risolvere, sempre cartolarizzandolo, anche il contenzioso debitorio che le farmacie regionali vantano, e vanteranno da qui a due anni, con lente territoriale. Lo fa affidandosi alla quarta merchant bank mondiale, la nipponica Nomura, già advisor di Unipol nella scalata allOpa di Bnl.
Non bisogna andare troppo in là con i mesi per ricordarsi del patto para-sociale, stipulato il 18 luglio scorso, che lega la banca nipponica allassicurazione «rossa» nel quale si sancisce «di aggregare le rispettive partecipazioni in Bnl» di modo che «laccordo para-sociale preveda che lobbligo solidale di promuovere lofferta sarà adempiuto esclusivamente da Unipol, la quale conseguentemente si farà carico del pagamento del corrispettivo per lacquisto delle azioni Bnl oggetto dellofferta». A parte questa «indiscrezione fuori tema», quale sarebbe loperazione che la giunta di sinistra metterà in piedi coinvolgendo Nomura? Unoperazione di «high finance» che curiosamente è stata illustrata in dettaglio con una nota, né dallassessore al Bilancio Luigi Nieri, tantomeno dal suo alter ego alla Sanità Augusto Battaglia ma, dal presidente di Federfarma Lazio, Franco Caprino che la dà per certa ma non per imminente. Tuttavia visto che Caprino entra così ne dettaglio del progetto della maxi-cartolarizzazione - una cifra che ammonta a circa 1miliardo e 800mila euro - sa certo il fatto suo perché illustra loperazione in itinere in modo compendioso. Loggetto della cartolarizzazione, ossia della cessione dei propri crediti ad una società appositamente costituita, Nomura e Mediobanca in questo caso, sarà la massa debitoria accumulata da Asl e aziende ospedaliere nei confronti delle farmacie laziali: pregressi e quelli che devono essere ancora maturati.
«A sua volta - tiene a precisare il presidente di Federfarma Lazio - la società veicolo, la Kimono Finance, si finanzierà attraverso lemissione sul mercato di titoli per limporto di 1,8 miliardi di euro divisi in due tranche: una a valere sui crediti pregressi e laltra emessa a fronte dei crediti che devono ancora maturare». Unoperazione questa che a sentire il sindacalista dei farmacisti «Porterà vantaggi anche alla regione, allentando le tensioni del circuito sanitario locale immettendo una notevole dose di liquidità e poi facilitare il sistema di pagamento della sanità locale». Un éscamotage che permetterà alla giunta ulivista di ripianare sì il debito regionale ma di aprire un secondo contenzioso con le merchant bank scelte, spostando la massa debitoria fuori dalla portata del bilancio annuale.
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