«Marrazzo? Cominci a preparare le valigie»

Che sulla Regione Lazio, nonostante l’ultimo rimpasto, spirino venti di crisi, ormai non lo nega più nessuno, a comunciare dallo stesso presidente Piero marrazzo che ieri mattina, a margine della presentazione del rapporto Censis sui servizi sociali, ha annunciato: «Sto preparando il documento per il patto di fine legislatura e penso di consegnare la bozza ai capigruppo di maggioranza entro la fine della settimana prossima. Posso anticipare che il patto avrà come titolo “Il futuro oltre la crisi”». Nel dettaglio Marrazzo ha spiegato che con questo patto si punterà su «casa, famiglia, terra» oltre a «politiche della sicurezza e ambiente». E a proposito del Patto di stabilità ha detto: «La Regione Lazio ha molte risorse, probabilmente molte di più di quanto il Patto di stabilità ci consente di impegnare e di spendere. Questo è un grande problema perché alcune delle risorse che ci fanno arrivare a colmare il patto di stabilità sono quelle che abbiano dato al Comune di Roma, perché al Comune di Roma è stato consentito di sforare il patto di stabilità. Solleverò questo tema perché è una contraddizione in questi termini» e ha aggiunto che «in questi giorni è in preparazione una lettera che invierò al Governo».
Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni nel centrodestra. «Ogni volta che Marrazzo si rende conto di essere in un vicolo cieco - ha fatto notare il coordinatore regionale e capogruppo di Forza Italia Alfredo Pallone - si inventa strani appelli al governo affinché accorra in suo aiuto, recriminando presunte ingiustizie nei confronti della Regione Lazio e rivendicando diritti inesistenti». Secondo l’esponente azzurro, invece, Marrazzo «sa benissimo che il Lazio è stato aiutato fin troppo da Berlusconi: basti pensare al piano di rientro, quando al governatore è stata demandata la gestione commissariale della sanità. Non tiri in ballo il Comune di Roma: la deroga è motivata da condizioni straordinarie e per sanare il dissesto finanziario della sinistra». «Il patto di stabilità - ha sostenuto Pallone - non è una condizione che può essere derogata a piacimento. Marrazzo dovrebbe prima dimostrare di essere all’altezza della situazione. Quando è stato messo alla prova ha fallito, si pensi ai rifiuti o a Valle del Sacco». Il governatore «ha finito le cartucce, e agita il fucile scarico contro i fantasmi del fallimento. Invece di perder tempo con un patto di fine legislatura che conterrà le solite favole, farebbe bene a preparare le valigie».
A rincarare la dose ci ha pensato, poi, il capogruppo di An Antonio Cicchetti: «È iniziata in aula la discussione sulla proposta di legge relativa all’istituzione dei distretti socio-sanitari montani, ma il dibattito è stato interrotto e rinviato per la ormai cronica mancanza del numero legale». «Nonostante la presenza dell’opposizione - ha aggiunto Cicchetti - all’appello rispondevano solo 28 consiglieri, a fronte di una maggioranza che ne conta 44. Vorrà tener conto il presidente della Regione di questa costante gracilità della sua coalizione?».
Infine anche per Romolo Del Balzo (Pdl) il centrosinistra alla Regione non esiste più.

«Non riesce a garantire la maggioranza - ha detto - nemmeno su una sua proposta di legge e nemmeno quando in aula è presente buona parte dell’opposizione. Restano sui banchi del Consiglio argomenti prioritari e interrogazioni a risposta immediata non ancora esaminati né discussi».

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