Il governo non promuove ma rimanda il piano regionale di rientro del deficit sanitario. In una lettera inviata al presidente del consiglio Romano Prodi dai ministri dellEconomia Tommaso Padoa Schioppa e della Sanità Livia Turco si fa il punto sulla disastrosa situazione dei conti sanitari del Lazio e si legge che le misure adottate da Marrazzo, pur mostrando una «significativa correzione» dello scostamento «dal sentiero di rientro fissato con il piano», «non rappresentano un documento operativo idoneo a conseguire gli obiettivi» di riequilibrio programmati per lanno 2008. Ergo: servono «misure integrative» e «precise garanzie sulla piena operatività di tutti i provvedimenti già adottati e quelli programmati e presentati». Il tutto da decidere entro il 15 febbraio, come si è impegnata a fare la Regione. E il commissariamento, da tempo spada di Damocle dellassessore Augusto Battaglia? Per il momento è scongiurato, Ma solo perché «linterruzione del processo di riequilibrio, avviato ma non concluso» avrebbe «effetti certamente negativi sullesito finale». Insomma, non disturbate il conducente, anche se non si è sicuri di dove stia andando.
Un momento fondamentale sarà la fine di marzo, quando verrà fatta «unulteriore verifica» della «piena operatività di tutte le misure già adottate, nonchè di quelle programmate e presentate». «È opportuno spostare la verifica - spiegano i due ministri facendo riferimento alla necessità dei nuovi passi che la Regione deve compiere - sul piano di attuazione del rientro al momento dellesame della chiusura dei conti sanitari per il 2007, chiusura che avverà entro il mese di marzo».
Marrazzo vede il bicchiere mezzo pieno e sospira di sollievo.
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