Si terrà il prossimo fine settimana la seconda parte della dodicesima edizione della sagra del marrone di Latera (Viterbo). In programma musica, artigianato, mostre, stand gastronomici e cantine aperte, nelle quali gustare piatti preparati con antiche ricette locali e, soprattutto, caldarroste fumanti e vino rosso. «È un appuntamento importante per il piccolo paese medievale - dice lassessore allAgricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini - che da questanno vede riconosciuta al marrone la certificazione di prodotto tradizionale, grazie al lavoro di ricerca portato avanti da Arsial, nellambito del progetto Agricoltura e Qualità, e dallamministrazione comunale». I ricercatori di Arsial, spulciando nellarchivio comunale di Latera, hanno trovato riferimenti storici sui marroni risalenti al Quattrocento.
È di quel periodo, infatti, la norma statutaria dei Farnese che prevedeva la pena di uno scudo doro per ogni castagno tagliato, poiché i duchi erano convinti che i castagneti rendessero molto più salubre laria. Inoltre, analizzando il «Cabreo della Pieve» di Latera, si trovano riferimenti alla presenza di castagneti adiacenti al centro abitato.Il marrone di Latera riconosciuto «prodotto tradizionale»
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