Laura Rio
da Milano
Va a letto con tutti, belli o brutti, giovani o vecchi, alti o tarchiati: l’importante è che siano ricchi. Che le facciano tanti regali e la portino in giro in Porsche. Arrivista e mangiauomini: così si è trasformata Martina Colombari, da quando è tornata in pista dopo la maternità. Che succede: non ne può più del marito Billy Costacurta? No, è la Martina in versione Radio Sex, la sit-com tutta pepe realizzata dalla casa di produzione Magnolia per Alice Home Tv, la nuova televisione via Internet di Telecom Italia. Radio Sex, un mix tra Camera Café e Sex and the city, in onda da fine maggio, è ambientato in una radio che trasmette un programma dedicato al sesso e alla difficoltà di comunicazione tra uomini e donne. Con un linguaggio esagerato, esasperato, sopra le righe, tipico da sit-com, racconta gli intrecci sentimentali e le guerre tra i dipendenti della radio.
Martina, è un ritorno tutto fuoco dopo un anno e mezzo dedicato al piccolo Achille (il bimbo compie due anni ad ottobre)...
«Sì, avevo proprio bisogno di tornare a lavorare. E questa sit-com mi ha divertito molto: un set di giovani e un ruolo, il mio, molto intrigante».
Il suo personaggio, Mary, è trasgressivo: produttrice della radio, bella, arrivista, manipolatrice che usa gli uomini per fare carriera...
«Sì, ma non è una donna disgustosa, agisce alla luce del sole... alla fine le vogliono bene tutti».
Nella sit-com si parla di sesso molto liberamente, qualche problema?
«Ho scoperto di avere un’allegra sfrontatezza che non immaginavo. Ho simulato orgasmi e spiegato come non farsi venire l’herpes dopo ripetuti rapporti orali senza imbarazzo. Merito dell’atmosfera scanzonata del set».
È il suo primo ruolo comico...
«Infatti è stato molto difficile entrare nel meccanismo della recitazione, bisogna parlare molto velocemente e sapere perfettamente a memoria le battute. Alla fine parlavo come un registratore e usavo espressioni da scaricatore di porto».
Mary farebbe di tutto per fare carriera, lei invece?
«Come ho appena dimostrato restando lontana dai set per un anno e mezzo, direi proprio di no. Ho sempre pensato che il lavoro conta nella vita per il cinquanta per cento, per l’altro cinquanta gli affetti familiari. Certo non è stato facile tornare sul set: quando sei una mamma ti guardano sempre con diffidenza, come se non riuscissi a conciliare bambini e lavoro».
E quali porte le si sono aperte?
«Ora sto girando una fiction per Canale 5, i Cesaroni, in cui faccio la parte di una professoressa che si innamora di un suo studente. Non è una relazione torbida, ma una passione quasi ingenua. Nella fiction i protagonisti principali sono Claudio Amendola (il ragazzo con cui ho una relazione è uno dei suoi figli), ed Elena Sofia Ricci. Poi sto trattando per altri ruoli».
La si rivedrà in Carabinieri, serie numero sei?
«Non è stato ancora deciso. Se tornassi comunque riprenderei il mio personaggio della figlia, infermiera, del maresciallo Capello».
Billy, Achille, il lavoro. A 31 anni, si sente una persona appagata?
«Sì, mi considero fortunata, non ho problemi economici e ho una bella famiglia. Anch’io ho i miei momenti di disagio, di difficoltà e cerco di superarli dedicandomi un po’ a me stessa. Quando mi sento giù, per esempio, partecipo a seminari di recitazione o parto per qualche festival di cinema sperduto: è il mio modo per ricaricarmi».
La sua è stata una carriera costruita piano piano, da modella ad attrice in Medico in famiglia: ma di lei si dice che non ha avuto il colpo fortunato stile Alessia Marcuzzi o Manuela Arcuri...
«Io mi chiamo fuori da quel giro, non mi interessa. Ho partecipato anni fa a programmi di Gerry Scotti, a Goleada, a Controcampo. Ma non voglio fare show tv, mi trovo molto meglio su un set cinematografico. Comunque ci rimetterei la firma a fare la carriera che ho fatto: se non ho avuto dei picchi, neppure dei bassi. Ho fatto scelte sempre oculate, aiutata dai miei genitori e dai miei manager. Dopo la maternità mi hanno subito cercato per il calendario della Campari, senza alcuno scatto nudo, e ora vado da un set all’altro, che volere ancora?».
Magari qualche copertina di settimanale in più l’avrebbe aiutata...
«Sono contenta di non finire nel calderone del gossip. Non è il mio modo per arrivare al successo.
Da quell’esperienza il vostro amore ne è uscito rafforzato...
«Certo. Nessun rancore, molta serenità e il piccolo che ci unisce, Billy è un grande papà».
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