Chi meglio di lei incarna qualità umane e bravura in gara? Ritratto perfetto di Antonietta Di Martino, che ha vinto la terza edizione del premio dedicato alla memoria di Candido Cannavò, voluto dall'organizzazione della Notturna meneghina. Nostra signora del salto in alto si è presentata con la tuta da allenamento, quasi a non smentire la sua determinazione, volontà, decisione a non mollare mai. Neppure in una stagione come questa, che sta volgendo al termine, e le ha dato tante soddisfazioni. «E' un premio speciale per me - il commento emozionato della regina dell'alto - ho conosciuto il direttore della Gazzetta dello sport nel 2007, e so che seguiva sempre con attenzione le mie gare».
La campionessa azzurra ha ricevuto il premio dal figlio di Candido Cannavò, Alessandro, alla presenza, tra gli altri, del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, e di Franco Angelotti, presidente del Comitato organizzatore della notturna dell'Arena (in programma domenica pomeriggio dalle 17 alle 20).
«Domenica alla Notturna - ha proseguito la Di Martino - ci sarà una grande gara di salto in alto, con ben cinque ragazze che hanno preso parte alla finale mondiale di Daegu, a cominciare dalla medaglia d'oro, Anna Chicherova. Sarà l'ultima gara della mia stagione, voglio trovare tutte le energie per esprimermi al meglio. Qui all'Arena, nel 2007, ho fatto il primato italiano (il 2,03 della First League di Coppa Europa, ndr), ho grandi ricordi di questa pedana». Sicuri che non tradirà, anche se prima dovrà vedersela con le migliori venerdì sera a Bruxelles.
A Milano ci saranno atleti di 30 nazioni, più di 35 gli italiani contro gli atleti più forti del mondo. David Rudisha, il re keniano degli 800 metri, sarà la stella: verrà all'Arena per tentare di migliorare il record del mondo che gli appartiene.
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