Mass-damper Oscuro oggetto del malinteso

Giallo tra Fia e francesi per un dispositivo vietato

nostro inviato

a Hockenheim

C’è il calcio scandalo che tormenta notti e speranze dei tifosi italici, c’è il doping che pedala al Tour, poteva non esserci qualcosa che infastidisse gli appassionati del rombo? Eccolo: si chiama mass-damper, l’ha inventato (a fine 2005) e usato a lungo la Renault, l’hanno copiato altri, Ferrari compresa, che però l’ha presto accantonato, giusto un paio di gare. Trattasi, in pratica, di un contrappeso oscillante nascosto nel musetto delle monoposto, davanti all’abitacolo, una specie di ammortizzatore centrale che, quando si frena, oscilla verso il basso e contribuisce a rendere più stabile la monoposto e quando si accelera l’alleggerisce. La Fia, dopo il Gp di Francia, ha bollato lo strano oggetto come un potenziale illecito aiuto all’aerodinamica, così il team francese è arrivato in Germania con due vetture a norma e il muletto con il mass-damper. Di fronte alla richiesta di chiarimenti e vista la spiegazione dei tecnici transalpini, i giudici di pista di Hockenheim hanno dato ragione alla Renault, ma la Fia ha subito scritto una lettera alle squadre avvertendole che avrebbe comunque impugnato la decisione dei suoi stessi giudici. Come dire: attenti, se lo usate i vostri risultati sono a rischio. Situazione paradossale, tracimata ovviamente nel duello diretto Schumi-Alonso. Il tedesco: «Se favorisce la Renault? Mettiamola così: sulla vettura non si applica nulla che non la faccia andare più veloce».

E lo spagnolo: «Nei test di Jerez l’abbiamo tolto e tempi e prestazioni non sono cambiate; visto che non lo usiamo neppure qui, finalmente sarà chiaro a tutti che non incide». Però l’insolito «no comment» di patron Briatore lascia intendere che la vicenda sia tutt’altro che digerita.

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