nostro inviato a Indianapolis
Intelligente uno, pasticcione laltro. Felipe Massa e Kimi Raikkonen hanno regalato alle truppe maranelliane una gara catenaccio, palla lunga e pedalare, perché lobiettivo dichiarato alla stampa era giocarsi questa vittoria, lobiettivo sussurrato nelle segrete stanze era «limitare i danni». E così è stato. Se non altro, la Bmw non si è messa di mezzo, se non altro il terzo e quarto posto sono tutti farina del sacco ferrarista. Non centrano incidenti o safety car. Questo però toglie qualsiasi scusa: cè da lavorare, cè da recuperare, cè da smetterla di stropicciarsi gli occhi increduli e pensare a come era bello in Australia e Bahrein e Spagna quando si volava...
Non si vola più. «Diciamolo pure ammette sincero Massa - questi nostri piazzamenti vanno bene, non potevamo battere le McLaren, anche se nella prima parte, quanto a ritmo di gara, eravamo vicini. Ora spero solo che riusciremo a recuperare, perché cè tanto da fare. Soprattutto, dobbiamo capire che cosa si può migliorare per tornare addosso alle McLaren. Qui non cera storia, in particolare per la consistenza del loro passo. Questauto deve crescere, ovvio che siamo preoccupati perché non ci piace stare dietro agli altri, e per questo ci aspettano due settimane di intensissimo lavoro. Ma credo nella Ferrari, credo nel nostro modo di lavorare, nel nostro potenziale, per questo resto fiducioso».
Felipe non si nasconde, racconta i mali della sua macchina e anche quelli della gara: «Perché ho perso molto tempo per via dei doppiati e del traffico trovato: dopo un pit avevo davanti sette macchine da passare
». Quindi puntualizza il balletto nellultima parte di gara, quando Raikkonen si è fatto sotto a ritmo di giri record: «Lui aveva le gomme morbide (quelle usate, ndr) che non aveva potuto impiegare al via, io quelle dure, per cui è ovvio che andasse meglio e guadagnasse in frenata
però, io ero riuscito a partire bene, lui no, per cui avevo comunque guadagnato il mio margine per gestire la corsa
Ordini dal team per tenere le posizioni? Nessuno».
E Raikkonen conferma: «Ci hanno solo detto di preservare il motore in vista della Francia». Il finlandese, stranamente, ha però una visione un filo più positiva sulla gara: «Quel che manca davvero rispetto alle McLaren spiega è il giro veloce in qualifica; invece, quanto a ritmo di gara siamo molto vicini. Purtroppo, però, questanno è la pole che decide le corse. Comunque, quando ho potuto, ho sempre spinto al massimo (suo il giro record) e poi siamo anche stati sfortunati con i pit stop». E sul balletto finale addosso a Massa: «Avrei potuto sorpassarlo solo se avesse commesso un errore».
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