nostro inviato a Magny Cours
Indossati i rispettivi caschi saranno anche due nemici, ma prima, fuori dallabitacolo, quando si siedono allo stesso tavolo, quando parlano ai giornalisti, quando raccontano e svelano la loro ossessiva voglia di dominare e umiliare lavversario, Felipe Massa e Lewis Hamilton sono due veri amici. Questione di pelle. Perché cè grande feeling fra i due: «È vero, in pista possiamo anche darcele, ma poi fuori ci frequentiamo - spiega Hamilton -, Felipe è per me un buon amico». Sintonia vera, quindi, emersa ieri una volta di più. Sintonia più forte della storica rivalità che separa Ferrari e McLaren, più solida delle ambizioni personali dei due ragazzi, più romantica perché nata nel cinico mondo che corre.
Ferrari, dunque, resuscitata dopo i guai tenuti segreti della galleria del vento claudicante, Ferrari finalmente tronfia di aspettative dopo gli ottimi test di Silverstone, Ferrari tornata di nuovo in pole, quinta volta nellanno, la quarta firmata da Massa, la prima dopo lastinenza durata tre Gp. «Sono molto contento - spiega il brasiliano che, a quota 39 punti, sa di dover vincere per riaprire il proprio mondiale e scalare i 19 punti che lo separano da Hamilton -. Speriamo che la gara confermi quanto successo spesso questanno: che il pilota che parte dalla pole poi vince la corsa. Che bello essere finalmente tornati a lottare per le prime posizioni: forse, come prestazioni, non siamo nettamente davanti alle McLaren, però siamo tornati decisamente nella battaglia... Potrebbe piovere? Non importa, ormai abbiamo una macchina buona per tutte le condizioni. Dove siamo migliorati? Soprattutto nella gestione del carico aerodinamico e nelladerenza». «Si tratta solo di un primo passo - riporta tutti con i piedi per terra monsieur Jean Todt - perché quello più lungo e importante dovremo farlo in gara». E Kimi Raikkonen, serafico come sempre, ascolta imperturbabile: «Non posso lamentarmi con nessuno, ho commesso un errore nel mio giro buono, sono andato un po largo in una curva, e mi sono giocato la pole».
Intanto, Fernando Alonso ha le sue brave grane da risolvere, rientrato comè in fretta e furia subito dopo linizio della terza sessione di qualifica (un problema al cambio, si saprà poi). «Non posso certo dire di essere fortunato, però farò il possibile per salvare il salvabile in gara. Certo, subire un problema ai freni la mattina e al cambio al pomeriggio è proprio il massimo». Ben diverso lumore di quel prodigio Hamilton. Seduto di fianco allamico Massa, cerca di darla a bere a tutti: «Senza una frenata sbagliata sarei stato in pole, ma va bene così, il secondo tempo resta ottimo anche perché abbiamo unottima strategia per la gara e credo che la nostra macchina resti più forte delle Rosse. Mi dispiace per Fernando... se penso la mondiale? Ricordatevi che sono e mi sento un debuttante...». Grazie a Dio, lamico Massa lo interrompe: «Tu non sei un debuttate...
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