nostro inviato
a Sakhir (Bahrein)
Se ha la faccia triste, pensierosa, non è questione di errori, è questione dorgoglio. Felipe Massa è stato per due giorni un missile - forse, si spera, ci si conta - lo sarà anche oggi, ma la zampata di quel lungagnone polacco con la faccia da seminarista, proprio non gli è andata giù. Fernando Alonso attende Kubica nel parco chiuso, alla pesa dei piloti, e lo saluta, gli fa i complimenti, anche gli altri lo salutano divertiti, Felipe fa altrettanto, ma quel velo pensieroso non leva le tende dal suo viso. «Tutto sommato resto fiducioso, so di poter contare su una grande auto, adesso devo solo pensare a sfruttare al meglio tutto il nostro potenziale. Kubica? Gli faccio i complimenti, è stato davvero molto bravo
Se sono preoccupato dagli altri? Io sono concentrato su di me, sono io che devo recuperare».
La Ferrari è dunque lì, un po delusa («non siamo stati allaltezza delle nostre possibilità» ammette con franchezza il team manager Baldisserri) e un po sorniona, pronta comè per la zampata. Perché ciò che molti fanno capire ma che nessuno dice, è che Felipe era zeppo come un otre di benzina (almeno quattro giri in più di Kubica, ndr): per cui, la vera verità, è che Massa e la Rossa avevano provato a giocare pesante, cercando addirittura di conquistare la pole con molta benzina a bordo. Se gli fosse riuscito il giochetto, probabilmente, oggi, non ce ne sarebbe stato per nessuno. Invece ce ne sarà. Nel senso che il troppo traffico trovato in pista da Massa nei suoi giri veloci (prima Rosberg, poi Alonso, ma nessuno lha fatto apposta», preciserà Felipe) ora complica tutto. Però lobbiettivo vittoria resta, eccome. Dice: «Sì, purtroppo, alla fine ho perso la pole ci pensa, resta un attimo silenzioso Ho fatto per lintero week end dei tempi incredibili e la macchina è stata sempre perfetta. Invece è andata a finire che ho trovato traffico solo e sempre nei giri veloci dellultima frazione di qualifica. È un peccato ma ho una grande auto e penso di poter davvero essere veloce in gara e di poter vincere». Quanto alla partenza, Felipe ricorda lo scorso anno, quando Hamilton, al suo fianco in prima fila, quasi lo passò: «In effetti, è sempre meglio partire dal lato pulito della pista, però qui, pensate a Lewis nel 2007, è ottima anche la parte sporca per cui...».
Per cui Hamilton pensa positivo nonostante il terzo posto: perché dietro al polacco e al brasiliano cè lui, perché è sul lato pulito della pista e perchè sta davanti a Raikkonen, il vero rivale in classifica. «Il mio giro di qualifica è stato buono ma non perfetto, ho commesso qua e là degli errori, per cui lo ammetto... forse avrei potuto far di meglio. Comunque, a volte succede. Resta il fatto che sono contento di essere dal lato giusto della pista...». Quindi si mette a scherzare sulla dieta di Kubica, che ha perso sette chili per migliorare il bilanciamento della Bmw: «Sì, anche io sono dimagrito però smettendo di mangiare hamburger... Le Bmw? Scherzi a parte, adesso mi preoccupano, sono ormai un top team». Un rivale in più, insomma.
Altrettanto preoccupato, se non altro per non esser mai riuscito, durante il week end, a mettere a posto la sua F2008, anche Raikkonen: «Ovvio, non sono contento, ma il quarto posto al via non è male, posso ancora puntare alla vittoria. Non sono stato veloce come avrei voluto e potuto, però vedrete: con i punti in palio saremo molto forti». Diamogli fiducia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.