New York - "Li ha messi in fila nella mia classe e gli ha sparato in faccia, uno dopo l'altro. Daniel, il mio amico, è morto sul colpo, ma ci hanno messo tanto a identificarlo: il colpo in testa lo aveva sfigurato". Massimiliano Naso, uno studente romano, racconta la strage dopo una notte insonne: 29 anni, dottorando in ingegneria ambientale, Naso è uno degli studenti italiani di Virginia Tech e aveva lasciato da dieci minuti l'aula della strage. "Siamo stanchi. Insonni. Storditi. Parlare fa bene. Ieri ho perso tre grandi amici, ma conoscevo bene tutti gli altri morti in quell'aula", ha raccontato all'Ansa: "Con Daniel, un americano che amava l'Europa e ci veniva spesso a studiare, ci eravamo ubriacati venerdì scorso. Giocavamo a carte tutte le settimane".
"Freddati con un colpo in faccia" Teatro della strage è stata l'aula di idrologia tecnica. Il laboratorio di Massimiliano, che a Virginia Tech è arrivato dall'Università La Sapienza di Roma in ottobre, era a trenta metri di distanza. "Ero andato lì prima del solito ieri mattina, perché venerdì c'era stato un allarme alla bomba e avevano chiuso il campus, così avevo molto lavoro arretrato. Su un computer abbiamo letto l'e-mail che dava l'allarme. Ci siamo barricati dentro, seguendo le notizie on-line". Naso racconta - sulla base delle testimonianze di altri studenti - che lo sparatore, che le autorità di Virginia Tech hanno identificato come lo studente sudcoreano Chio Seung Hui, ha risparmiato un ragazzo soltanto: "Non capiamo perché". "Passava in rassegna studenti e professori e sparava alla faccia. Solo Nathaniel è stato risparmiato. Poi il killer è uscito dall'aula e ha continuato a sparare. È tornato, e Nathaniel era ancora lì, vivo e sotto shock. Lo ha risparmiato di nuovo".
"Con 40 dollari compri un'arma, il caricatore è gratis" Per lo studente italiano la tragedia vissuta sul campus è incomprensibile, surreale: "Tanto sangue, la morte, in questo paesaggio idillico, bucolico, un paradiso in terra" coi cardellini che svolazzano sui prati, gli steccati bianchi, i cavalli che pascolano sul prato, le famiglie dei potenziali nuovi studenti che proprio in questi giorni fanno il giro del campus. "È stato un gesto che non ha logica", dice Massimiliano.
Un gesto che ha comunque trovato terreno fertile in una cultura, come quella della Virginia, dove le armi sono accessibili a tutti, "dove vai da Wal-Mart, e bastano 40 dollari per portarne via una, e il primo caricatore te lo regalano gratis".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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