Massimo e Maria: «Continueremo a curarlo a Bari»

«Continueremo a curarlo a Bari». In attesa della decisione della magistratura i genitori del piccolo Davide hanno già deciso. Ieri i giudici hanno ascoltato Massimo e Maria Rita, papà e mamma del bimbo affetto da sindrome di Potter nato il 28 aprile a Foggia e ricoverato all’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Il tribunale per i minori ha sospeso la potestà genitoriale in modo da consentire il trasferimento d’urgenza del piccolo e l’inizio delle prime cure, ma adesso i magistrati devono prendere una nuova decisione dopo che l’avvocato della famiglia, Michele Vaira, ha presentato un’istanza di revoca del provvedimento. «Siamo ottimisti», dice.

Il padre e la madre di Davide sono stati sentiti nel tribunale di Bari per quasi due ore e avrebbero confermato quanto sostenuto nei giorni scorsi: dopo aver appreso dai medici di Foggia che il bambino aveva cominciato a respirare da solo ed era giuridicamente trasportabile, volevano prendere un po’ di tempo per avere un quadro più preciso della situazione prima di procedere con il trasferimento. Anche ieri Davide è stato sottoposto a sei ore di dialisi.

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