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"Matchless London entra in Borsa e crea i meta-eroi"

Il proprietario del brand specializzato in capispalla di pelle racconta le prossime sfide Partendo dagli attori vestiti negli ultimi 20 anni

"Matchless London entra in Borsa e crea i meta-eroi"

Matchless London corre a tutta velocità verso la quotazione in borsa. Su due ruote, ovviamente. Quelle due ruote da moto che hanno scandito i momenti più importanti della famiglia Malenotti, dal 2013 proprietaria del marchio. «Stiamo finalizzando il tutto. Dopo un percorso iniziato prima della pandemia di Coronavirus, oggi posso confermare che nei prossimi mesi Matchless London si quoterà alla Euronext di Milano» racconta Manuele Malenotti, Global Manager Director del brand specializzato in capispalla di pelle amati in tutto il mondo. «Con il raggiungimento di questo traguardo, grazie anche agli ottimi risultati economici registrati dalla M Symbol Group SPA (+20% di vendite nel primo semestre del 2022 rispetto all'anno scorso, con ebitda in crescita e chiusura dell'anno ipotizzata a +30%) potremo correre ancor più veloce di oggi, tra sostenibilità, retail e sfide digitali».

Quale sarà il primo passo che compierete dopo la quotazione?

«Punteremo all'espansione internazionale della distribuzione sia retail sia wholesale. Vogliamo aprire nuovi store in America a Los Angeles, New York, Miami e in Europa a Vienna, Ibiza, Madrid, Parigi e Londra. Inoltre, vogliamo potenziare il canale web che ha registrato un incremento di vendite pari al 30% e lanciare il nuovo concept digitale, il cosiddetto Web 3.0».

Quello legato al Metaverso?

«Precisamente. Credo molto in questo nuovo mondo digitale. Il percorso inizia oggi con obiettivo finale al 2025: a breve lanceremo i nostri avatar realizzati in collaborazione con il leader del settore Igoodi, grazie all'analisi del body shape e di altre funzioni metriche, verranno creati avatar con una riproduzione realistica dei nostri clienti. Una volta lanciato il nostro Metaverso, che abbiamo battezzato Matchverse, il consumatore potrà entrare nei negozi di entrambi i mondi con le sue misure esatte, comprare il prodotto fisico ma anche l'NFT a esso collegato con la realizzazione di capi esclusivi in serie limitata. Non solo: a breve accetteremo anche acquisti con criptovalute e stiamo creando gli avatar dei nostri eroi preferiti, i metaeroi attori che amano il nostro marchio, tra questi Tom Cruise, Leonardo di Caprio e Arnold Schwarzenegger. Così il nostro Matchverse entrerà in contatto non solo con il mondo della moda, ma anche quello del cinema, della musica, dei viaggi, delle moto e dell'avventura: verrà riprodotto un vero mondo parallelo di Lifestyle all'interno del quale si potrà acquistare prodotti ma anche vivere esperienze sensoriali e realistiche».

Proprio come quella straordinaria che state vivendo a Hollywood...

«Esattamente. Le nostre collaborazioni con il mondo del cinema di alto livello sono un successo: sono oltre 70 negli ultimi anni le produzioni milionarie che ci hanno visto protagonisti sul grande schermo, come 007 James Bond, Spider-Man, The Avengers, Batman, per citarne alcuni. I grandi produttori e costumisti vengono da noi per collaborare e abbiamo creato una liaison ormai ventennale. Io leggo lo script e realizziamo ad hoc i capi da fare indossare agli attori. Come è successo con Tom Cruise e il nuovo film in uscita Mission Impossible 7. Ora stiamo creando capi per la nuova stagione di Suburra, per il nuovo film di Angelina Jolie e per la nuova serie tv di Alessandro Borghi. Ma non ci fermiamo al mondo dei film, collaboriamo anche con quello musicale: più precisamente con Beyoncé, Jay-Z, Drake e The Rolling Stones».

Anche la sostenibilità è un valore importante per il vostro marchio

«La pelle che utilizziamo è per la maggior parte chromo-free e stiamo tracciando tutta la catena con la blockchain affinché il consumatore finale possa conoscere tutti gli step di produzione in maniera del tutto trasparente. Utilizziamo per esempio materiali sostenibili a impatto zero come la fibra di mais che sembra pelle e il nylon reciclato con polvere di marmo all'interno (collezione Minima)».

E in fatto di recycling e upcycling?

«Abbiamo iniziato un percorso con MustHad: i nostri clienti possono rendere le giacche usate del nostro marchio a cui viene data nuova vita con opere di artisti certificati emergenti. Con l'obiettivo di creare un business altruistico (come definito dal pensatore William MacAskill, molto apprezzato anche da Elon Musk), ovvero un business che doni una parte degli introiti per migliorare la qualità di vita del genere umano e supportare le generazioni future. Inoltre, sempre in fatto di green, presto organizzeremo a Milano un grande evento con l'attore Schwarzenegger e la sua fondazione, dove verranno premiate le aziende che hanno raggiunto obiettivi importanti di sostenibilità. Infine, all'interno del progetto Running Hospital che rappresenta l'evoluzione della fondazione Running Heart, lanciata con George Clooney, metteremo a disposizione scooter elettrici dotati di pannelli solari, batterie e ruote sterzanti per aiutare le città nel pronto intervento in caso di emergenze mediche urgenti».

Suo nonno Maleno Malenotti era un grande produttore cinematografico, il cinema fa parte delle vostre vite. Ha mai pensato di produrre anche lei un film?

«Sì e quest'anno il sogno diventa realtà. Ho prodotto il docufilm Siamo qui siamo vivi che verrà presentato in anteprima il prossimo 18 ottobre al Festival del Cinema di Roma. Il documentario ripercorre l'incredibile vicenda di Alfredo Sarano, segretario della comunità ebraica di Milano che salvò la vita a 14 mila ebrei rifugiandosi con la sua famiglia presso il convento del Beato Sante di Mombaroccio.

Le riprese del film con protagonisti attori di Hollywood premi Oscar inizieranno in primavera».

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