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Materia mai vista al Cern di Ginevra: forse è il plasma nato con il Big Bang

Ginevra L’acceleratore di particelle più grande del mondo mantiene le sue promesse: a nemmeno sei mesi dalle prime collisioni, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra ha prodotto qualcosa di «mai visto prima», come hanno detto i fisici. Ci sono più ipotesi sul tappeto, ma la più affascinante e suggestiva è che sia stato prodotto qualcosa di molto simile alla materia primordiale comparsa nell’universo una manciata di microsecondi dopo il Big Bang.
I dati (compresa l’ipotesi del plasma primordiale) sono stati presentati in un seminario al Cern. Dei quattro grandi esperimenti dell’acceleratore, a vedere il fenomeno nuovo è stato il Cms (Compact Muon Solenoid), coordinato dall’italiano Guido Tonelli, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). In questa fase la prudenza è d’obbligo per i ricercatori: è molto presto per capire esattamente di che cosa si tratta, ma potrebbe essere qualcosa di simile al plasma di quark e gluoni prodotto nei primi 20-30 microsecondi dopo il Big Bang. «È solo una fra le cinque o sei ipotesi che stiamo esaminando - osserva Tonelli - e in questo momento sarebbe assolutamente prematuro trarre delle conclusioni. Possiamo dire che stiamo osservando un fenomeno nuovo, che intendiamo studiare in dettaglio».
La risposta definitiva richiederà ancora «qualche mese», ma per il presidente dell’Infn, Roberto Petronzio, si può dire fin da ora che «l’Lhc è ormai entrato in un’epoca in cui produce novità» e che la fisica stessa è entrata in un «territorio sconosciuto».
L’effetto è stato osservato nelle collisioni fra protoni e protoni prodotte all’energia di 3.500 miliardi di elettronvolt (3,5 TeV) per fascio (complessivamente 7 TeV).

Misurando l’angolo con cui le centinaia particelle «volano via» dal punto della collisione, i ricercatori hanno scoperto che alcune di esse si comportano in modo anomalo, «come se qualcosa le unisse, prima di separarsi in direzioni opposte: è un effetto molto piccolo, ma è certamente nuovo», dice Tonelli.

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