Mattel, sequestro a Novara di 75mila giocattoli tossici 

La guardia di finanza mette i sigilli a un deposito dell'azienda nell'occhio del ciclone per la distribuzione di giochi pericolosi per la salute dei bambini. Perquisizioni anche nella sede di Milano. Il ministro Bonino: "Stop all'importazione dalla Cina"

Mattel, sequestro a Novara 
di 75mila giocattoli tossici 

Novara - Quasi 75 mila giocattoli della Mattel sono stati sequestrati in provincia di Novara dalla guardia di finanza. Nella città piemontese, fino ad alcuni mesi fa, la multinazionale aveva la sua sede. Gli esemplari erano custoditi in un magazzino di Oleggio Castello. L’operazione rientra in un’inchiesta della procura di Verbania. Le fiamme gialle novaresi hanno anche individuato dei prodotti analoghi, provenienti dalla Cina, in quattro container in arrivo nel porto di Genova. Nel deposito di Oleggio Castello, che è l’unico esistente in Italia della società, la gdf intende concentrare tutti i giocattoli oggetto di ritiro o ancora nei magazzini dei clienti italiani della Mattel. I prodotti resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria e del ministero delle Sviluppo economico, che farà eseguire i test di conformità al marchio Ce. Gli esemplari che non supereranno l’esame verranno distrutti. La Mattel, come dicono al comando delle fiamme gialle, sta collaborando attivamente al recupero dei giocattoli ancora presenti nel mercato nazionale. Il provvedimento di sequestro, eseguito dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Novara, è scattato per la presunta violazione del decreto 206 del 2005 (il «codice del consumatore») e di una legge del 1991 sulla sicurezza dei giocattoli.

Perquisizioni nella sede di Milano Accertamenti anche a Milano, nella sede della Mattel, sono stati disposti dalla procura di Torino nell’inchiesta sulla presenza nel mercato italiano di giocattoli potenzialmente nocivi. Il pm Raffaele Guariniello sta coordinando i controlli e i campionamenti dei prodotti svolti a livello nazionale dai carabinieri del Nas. A Milano, secondo quanto si apprende da fonti investigative, verranno ascoltate alcune persone e saranno esaminati dei documenti.

Bonino: "Stop alle importazioni dalla Cina" "È una misura che è in possesso della Commissione Europea, che l’ha già messa in campo più di una volta". È quanto ricorda il ministro del Commercio Internazionale Emma Bonino, sull’ipotesi di un blocco delle importazione dalla Cina da parte dell’Ue, dopo il caso dei giocattoli Mattel. A riguardo Bonino ha affermato di sapere che "Bruxelles ha già inviato un’informativa - in merito alla questione giochi - ai Paesi membri". Il blocco delle importazioni "è già stato adottato più di una volta dall’Unione Europea", ha detto Bonino, che ha ricordato i casi "dei pistacchi iraniani e delle patate che venivano dall’Egitto".

Certo - ha aggiunto il ministro ritornando ad un possibile stop dell’Ue ai prodotti cinesi - "prima di prendere un simile provvedimento, è necessario mettere insieme un dossier ben solido, con un buon rapporto di proporzionalità", che può essere costruito "solo con l’arrivo dei riscontri dai Paesi membri". Che - proprio per questo - sono stati oggetto di una informativa da parte di Bruxelles.

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