di Ferruccio Repetti
Il ministro Altero Matteoli è in ritardo, alla riunione romana di ieri con sindaci e amministratori liguri, Anas e Autostrade che devono decidere sul tunnel della Val Fontanabuona. E allora che fa, Matteoli? Si ricorda che il presidente della Regione Claudio Burlando ha un passato nel suo stesso ministero, quello dei Trasporti e delle Infrastrutture, e quindi ritiene che il predecessore, attuale governatore, sia perfettamente idoneo a svolgere la relazione introduttiva al suo posto. Detto fatto, basta una telefonata: «Ciao, Cla», «Ciao, Alte. Daccordo, ci penso io». Cordialità bipartisan, in nome di unopera pubblica assolutamente indispensabile per la Liguria, si cui lo stesso Burlando aveva puntato i piedi fino a far slittare la firma dellaccordo nel giorno dellinaugurazione (la trentasettesima, più o meno) dei cantieri del Terzo Valico.
Il clima è idilliaco anche dopo che Burlando - felice e contento dessere tornato ministro per unora - ha letto la relazione, e diventa ancora più euforico quando entra il ministro e stringe le mani ai sindaci liguri della valle, al presidente di Anas, Pietro Ciucci, e allamministratore delegato di Autostrade per lItalia, Giovanni Castellucci. Ma è chiaro che le congratulazioni più calorose spettano a Burlando: «Bravo, bravissimo! - fa Matteoli - Sapevo che eri preparato e che potevo fidarmi di un sostituto allaltezza...». Risate cui si associano trasversalmente anche i consiglieri regionali del Pdl Roberto Bagnasco, Gino Garibaldi e Franco Rocca, e lassessore Raffaella Paita (Pd). Non cè più separatezza politica, ma solo condivisione operativa.
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