Il mattone torna a tirare: nel 2010 è già +15 per cento

Il mattone, un’attrazione che nella Capitale torna prepotentemente di moda. Dopo gli anni delle «vacche magre» del triennio 2007-2009, nel primo trimestre di quest’anno il mercato immobiliare residenziale capitolino, quello cioè relativo alle abitazioni private, incomincia a risplendere di luce propria, facendo segnare in città un rassicurante +15,6% rispetto al primo trimestre 2009. Un po’ più contenuta + 9% - la crescita dei volumi di compravendita delle case nel resto della provincia di Roma. Per i romani, dunque, il mattone è un bene che torna a tirare.
A certificarlo è stato ieri mattina l’Osservatorio dell’Agenzia del Territorio che, nel presentare la classica nota trimestrale, ha fotografato l’andamento del mercato immobiliare da gennaio al marzo del 2010. Numericamente, le compravendite di abitazioni private capitoline passano dalle 6.543 di inizio 2009 alle 7.562 dei primi 3 mesi dell’anno in corso. Una crescita vertiginosa dovuta a diversi fattori: in primo luogo, i prezzi che da due anni segnano un sostanziale immobilismo e poi un aumento dei costi delle case nell’hinterland capitolino che ha riportato i romani ad indirizzarsi nuovamente verso il mercato cittadino. Un terzo incentivo all’acquisto è rappresentato dal boom di nuove costruzioni che si sta avendo in particolare nelle zone della Bufalotta, a Tor di Nona, all’Eur e ad Ostia. Per quanto riguarda l’analisi del mercato residenziale per tipologia di acquirenti, i romani, con una percentuale record del 92,2%, sono soliti comprare casa all’interno del territorio cittadino. L’incidenza del cosiddetto mercato «comunale» - di chi cioè compra nello stesso comune in cui risiede - nella provincia di Roma cala invece all'81,3%. Relativamente al mercato «infra-provinciale», cioè a chi acquista in comuni diversi dal proprio ma sempre nella provincia di Roma, le percentuali cittadine e provinciali ammontano rispettivamente a 2,2% e 13,3%. Gli immobili della provincia di Roma attraggono a loro volta l’attenzione dei residenti di quasi tutte le altre province.
Particolare interesse è mostrato, oltre che da chi risiede nei territori confinanti di Latina, Frosinone, Viterbo e L’Aquila, anche dalle province campane di Napoli e Salerno. Sul versante Nord, attratti dalla Capitale sono per la maggior parte i milanesi mentre, relativamente al Meridione, un nutrito gruppo proviene dalle città di Bari e Cosenza. I romani, dal canto loro, acquistano molto nelle province confinanti del Centro e verso molte province del Sud con l’unica eccezione - nel Settentrione - della provincia di Milano.


Passando alle tipologie di mercato immobiliare diverse dal residenziale, decisamente più in sofferenza risultano i settori commerciale - negozi, laboratori, centri commerciali ed alberghi - e produttivo - capannoni e industrie - che a Roma segnano rispettivamente lo 0,5% e un preoccupante - 22,8%.

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