Maturità, tentano di rubare i compiti

Fallisce il furto delle prove scritte al tecnico Galilei

Augusto Pozzoli

Il tentativo era chiaro: mettere le mani sulle prove scritte e sull’intera documentazione degli esami di Stato per farli saltare, per costringere i candidati a rifarli da capo. Per fortuna le serrature di alcuni pesanti armadi di ferro non hanno ceduto, e il tentativo è fallito. Con grande soddisfazione innanzitutto dei commissari d’esame che l’altra mattina si accingevano a correggere la terza prova scritta presso l’Istituto tecnico Galilei di via Paravia, storica scuola per ottici fondata prima della seconda guerra mondiale dal senatore Salmoiraghi. Quando la commissione era tornata al lavoro dopo l’ultimo week end aveva trovato tutta l’aula in cui veniva conservata la documentazione degli esami completamente a soqquadro: armadi, quelli di legno, aperti, carte di ogni genere abbandonate a terra. Gli armadi di ferro, però erano intatti: solo qualche segno di forzare le serrature, ma non di più. La notte precedente qualcuno aveva fatto irruzione nella scuola mirando appunto alla documentazione degli esami. Per manometterla, con la conseguenza di rendere l’intera operazione d’esami fuori legge. Ma da ieri sono scattate misure di sicurezza che metteranno al riparo la scuola ed i suoi candidati al diploma da ogni eventuale rischio in futuro: i commissari depositeranno la documentazione nella cassaforte. L’istituto, inoltre, sarà sotto controllo giorno e notte da parte di vigilantes appositamente ingaggiati.

E oggi, come in tutte le altre scuole, gli esami continuano. Con i colloqui. Apriranno le interrogazioni i cosiddetti «ottisti», vale a dire i candidati ammessi con un anno d’anticipo perché al termine del quarto anno di corso hanno ottenuto la media dell’otto.

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