Max Gazzè cambia veste al proprio repertorio e presenta, per la prima volta a Roma, «L’Uomo Sinfonico» un progetto musicale in cui rivisita, insieme all’Orchestra "Roma Sinfonietta", i suoi più grandi successi. Il cantante-bassista-compositore romano (ma di origine siciliana) sabato sera alle 21 e 15, nella rassegna «I Concerti nel Parco di Villa Pamphilj» metterà in scena il sogno non sempre realizzabile di tanti musicisti pop: donare alle proprie creature un respiro orchestrale.
Nella serata romana, Gazzè oltre a rivisitare alcuni dei suoi maggiori successi (da «La favola di Adamo ed Eva» a «Una musica può fare» a «Il solito sesso» e «Mentre dormi») si lancerà anche nell’interpretazione - alla sua maniera - di celebri arie di opere liriche e romanze come «Tu che m’hai preso il cuor» o la «Mattinata» di Leoncavallo, oppure come «La calunnia è un venticello» di Rossini e «Non più andrai farfallone amoroso» di Mozart. Un modo per manifestare il suo amore per un genere «alto» senza rifugiarsi in una venerazione a distanza. Il tutto naturalmente punteggiato dall'ironia e da quel taglio surreale che è un po' la sua cifra stilistica.
«L’avvicinamento dei due generi - spiega la curatrice degli arrangiamenti Silvia Catasta - avviene grazie al colore orchestrale che stiamo dando ai pezzi di Max. Non avere nell’organico orchestrale né pianoforte né batteria, fa entrare l’ascoltatore in un’atmosfera lirica.
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Max Gazzè si trasforma ne “L’Uomo Sinfonico
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