«Sarà lennesimo sfregio al cuore di Roma». Così i residenti di via Monza definiscono quanto accadrà a due passi dalle loro case. «Quello che un tempo era uno splendido giardino secolare, fino agli anni 70 a disposizione di un orfanotrofio, rischia di diventare un parcheggio multilivello, per la disperazione degli abitanti della zona». A dirlo è Giampiero Castellotti, presidente del comitato di cittadini costituitosi spontaneamente per evitare questo intervento. «Le nostre paure riguardano tanto laspetto ecologico, quanto quello della sicurezza e della stabilità dei palazzi, che qui intorno risalgono in genere agli anni 50 e sono costruiti senza cemento armato».
Larea al centro della protesta si trova allinterno dellex asilo Savoia, fondato nel 1887 da Francesco Crispi con il fine di «accogliere fanciulli abbandonati». Esaurita la sua funzione umanitaria, lex orfanotrofio oggi ospita alcuni uffici della Asl Roma C, in particolare un ufficio veterinario e un centro di igiene mentale, oltre al centro anziani San Giovanni. A gestire la struttura è ancora lOpera Pia Asilo Savoia, che, con una delibera del 2004, ha deciso di trasformare larea verde, attualmente già utilizzata come posteggio dai dipendenti della Asl, in un megaparcheggio interrato. Stando alla delibera, cè «lesigenza dellEnte e della Asl di poter costantemente disporre di almeno 50 posti auto», oltre che di «ricondurre a norma larea, in relazione alla sua specifica destinazione». Tuttavia, sottolineano i cittadini, «il parcheggio sarebbe realizzato a ridosso di unautorimessa già esistente, accrescendo il livello di traffico, inquinamento e rumore della zona».
Lunedì è partita una raccolta di firme, su iniziativa di una ventina di famiglie residenti tra via Monza, via La Spezia, via Isernia e piazza Imola, per indurre lAsilo Savoia a un ripensamento. «Questo spazio potrebbe essere riqualificato e usato come giardino, a esempio dal centro anziani» suggerisce Castellotti. «Gli abitanti non sono stati interpellati, nonostante vi siano almeno quattro condomini che si affacciano sullarea che sarà deturpata dal maxi-parcheggio. Inoltre, questa zona è servita bene dai mezzi pubblici. Nella sola via Monza passano cinque linee di autobus.
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