Maxisequestro di griffe contraffatte: mezzo milione di pezzi giunti dalla Cina

Un blitz anti-contraffazione è stato messo a segno con successo, ieri mattina, dai funzionari della circoscrizione doganale di Roma II e dalla Guardia di Finanza del gruppo aeroporti. Sono stati sequestrati, infatti, oltre cinquecentomila articoli contraffatti per un valore complessivo di tre milioni di euro. Capi di abbigliamento e accessori «taroccati», con false griffe di stilisti della moda di lusso come Dior, Louis Vuitton, Gucci, Prada, Hermès e marchi contraffatti anche per gli accessori amati dai più piccoli come Winnie the Pooh e Hello Kitty. Imitazione, ancora, dei loghi per i capi sportivi di Nike e Timberland. Penne Mont Blanc, giochi per Game Boy, memory card e joystick per Playstation, oggetti del desiderio per i più giovani, tutta merce contraffatta, di origine cinese, destinata a essere commercializzata su alcuni siti internet.
Ma i capi falsati, nonostante fossero realizzati con una cura tale da farli sembrare originali, sono risultati potenzialmente pericolosi per gli eventuali consumatori in quanto non rispettavano la norme sulla sicurezza.
Le indagini, che si sono prolungate per ben sei mesi, hanno permesso di scoprire che i prodotti sequestrati giungevano per via aerea presso gli scali della capitale ed erano destinati al commercio clandestino.
I controlli incrociati condotti dai finanzieri sui destinatari delle spedizioni e sul tipo di pagamento, effettuato in genere con carte di credito prepagate, sono stati cruciali per la risoluzione dell’operazione di contrasto alla contraffazione.

I militari sono riusciti, così, a inchiodare ben cinquecento acquirenti, che avevano a loro volta realizzato un vero e proprio business, rivendendo i prodotti contraffatti proprio sul web.
I responsabili del mercato clandestino sono stati denunciati dall’autorità giudiziaria per importazione, commercializzazione e ricettazione di merce contraffatta.

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