Habemus Maxxi, direbbero i latini. In verità non è proprio così ma poco ci manca. Rispetto al progetto originario dellarchitetto Zaha Hadid ne manca una buona porzione. Eppure lemozione nel percorrere quelle scale, quei corridoi sospesi nel nulla che accompagnano lo spettatore da una parte allaltra delledificio è senza pari. Il museo è stato presentato alla stampa in anteprima, ma verrà aperto al pubblico nel 2010. Si spera insieme con laltro grande museo di Roma, il Macro. A sostenere questa speranza è Umberto Croppi, lassessore alle Politiche culturali del Comune di Roma, condivisa dal ministro dei Beni culturali Bondi. A quel punto, con due musei così importanti, realizzati da due degli architetti più attivi in questo momento, Roma potrebbe diventare una capitale al passo con i tempi.
Intanto però il Maxxi apre per una due giorni dedicata alla danza. Nelle giornate di domani e domenica apre le porte a uninstallazione coreografica creata ad hoc da Sasha Waltz e prodotta dalla Fondazione Maxxi e organizzata da RomaEuropa festival. Si parla di Fondazione infatti poiché ormai dallo scorso anno il Maxxi ha cambiato identità, e quindi in un certo senso viene sganciato parzialmente dal Ministero dei Beni culturali, che comunque negli anni si è fatto promotore della riuscita di questa impresa a tratti quasi titanica. «Il Maxxi non sarà un museo come gli altri» afferma Pio Baldi presidente della fondazione; non si tratterà semplicemente di uno spazio per le arti visive, ma sarà involucro prezioso per eventi diversi, in perfetta sintonia con il concetto di interdisciplinarietà che lo caratterizza sin dalla sua nascita.
Tutto avverrà in questi spazi meravigliosamente belli, ma non di facile utilizzo per un allestimento, spazi nei quali lelemento portante è un incedere sinuoso, morbido, fluido, che attraversa i vari piani.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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