«Basta distrazioni: la vicenda di Cassano e l'entusiasmo per la vittoria in Uefa ci hanno fatto perdere la bussola, ora concentriamoci», parole severe di Walter Mazzarri. Il tecnico della Sampdoria non riesce a digerire la sconfitta nell'amichevole di domenica a Legnano: lo dice esplicito ma lo si intuirebbe anche solo per la lunga riunione preallenamento per tenere a rapporto i giocatori blucerchiati nello spogliatoio del Mugnaini.
Per lui il test in Lombardia era importante e ha visto una squadra nervosa e distratta, poco applicata. Vuole che tutti si concentrino su Siena, sulla prima di campionato che considera un'incognita, spera che l'entusiasmo si è creato intorno alla Sampdoria (anche ieri erano almeno 200 i tifosi che hanno assistito all'allenamento nonostante la pioggia) non abbia un effetto negativo e chiede che, per qualche giorno, non si parli di Cassano. «Ognuno fa il suo mestiere - risponde a chi gli chiede del talento di Bari vecchia -, ma chiedo che si parli meno di lui e più del prossimo impegno della Samp. Antonio deve pensare ad allenarsi, noi a concentrarci sulla prima di campionato».
Difficile capire la forza dell'avversario e comprendere a quale livello sia la sua squadra, «siamo all'inizio e ho effettuato una preparazione particolare», spiega Mazzarri. Il "Canovaccio" tipico del precampionato attuato da sempre dal tecnico di Livorno è stato sconvolto dagli impegni di Intertoto e Uefa, «una situazione per me nuova che mi porta a non sbilanciarmi sulle nostre potenzialità. Abbiamo cercato di alternare le forze facendo succedere a impegni ufficiali amichevoli per impiegare anche giocatori non utilizzati,- ricorda- ma non abbiamo potuto svolgere una preparazione precisa e puntuale come si fa di solito. Potrebbe essere un vantaggio ma lo valuteremo strada facendo».
Saranno giorni di lavoro intenso e di applicazione sul modulo visto che è difficile, ad inizio stagione, decifrare l'avversario che si ha di fronte: «Di questo Siena non posso che parlare bene - commenta -. Ha imbastito un buon organico ma non posso soffermarmi troppo su di loro perché non ci sono i parametri, preferisco affinare i nostri schemi». E Mazzarri insisterà sul 3-4-2-1 o sul 3-5-1-1. Quali gli uomini che impiegherà in Toscana? E' ancora presto per chiederglielo, il test lo farà giovedì in partitella.
Solitamente le settimane che precedono l'inizio del campionato sono quelle dei proclami e delle promesse ai tifosi, ma quale sia l'obiettivo di questa Sampdoria, Mazzarri non lo vuole proprio dire: «Questo è un gruppo rinnovato con un tecnico nuovo che ha portato il suo modulo e i suoi schemi. Oggi è inutile fare proclami - prosegue -. Sono come San Tommaso: devo toccare con mano, non bastano le sensazioni per dire dove arriveremo. Non me la sento di affrontare certi discorsi». Gli unici problemi evidenziati da questa squadra sembrano essere in attacco dove le punte sono ancora a secco, «ma costruiscono e creano tanto - corregge il tiro Mazzarri-, segno che questi ragazzi hanno bisogno di trovare più lucidità sotto porta. Manca solo la precisione. E comunque, metterei la firma per segnare sempre con dei difensori piuttosto di fare un gol in più degli avversari».
Quello che continua a colpire è l'affetto del pubblico «ubriacato» dall'acquisto di Cassano. Anche ieri in allenamento, ogni palla giocata dall'attaccante barese ha fatto scattare cori e applausi della folla.
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