Napoli. Un grido solo: ingiustizia.
«La Società partenopea - si legge sul sito www.sscnapoli.it. - prende atto con amarezza e sconcerto della sentenza con cui la Corte di Giustizia Federale, senza spiegarne le motivazioni, ha confermato le tre giornate di squalifica a Lavezzi, ritenendo ammissibili e probanti le immagini televisive. La Società ritiene di una gravità estrema che la Corte abbia voluto analizzare, e basarvi il suo responso, un filmato diverso da quello su cui aveva deliberato il Giudice di primo grado, e sul quale la SSC Napoli aveva svolto le proprie argomentazioni difensive. Tale decisione, assunta dufficio dallorgano giudicante, senza che ne fosse stata fatta richiesta dalla Procura Federale, rischia di creare un pericoloso precedente».
Mazzarri sintetico: «Si può punire allo stesso modo uno che ha provocato e chi è stato provocato? Unoffesa può essere equiparata ad una eventuale reazione? Sentiamo di aver subito una ingiustizia incredibile». Nelle trasmissioni sportive il tam tam è fortissimo, tutta la città coinvolta. Sotto accusa lequivoco sul filmato Mediaset che avrebbe annullato quello Sky, peraltro identici, e da qui a parlare di complotto è stato un attimo. Qualcuno ha tentato di portare un minimo di contraddittorio osservando come un grande club avrebbe dovuto multare largentino e attenersi alla decisione.
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