Abbasso l'Interoto. Walter Mazzarri dice mai più ad una partenza anticipata del lavoro, a gare ogni tre giorni e ad allenamenti che devono essere necessariamente sacrificati per preparare i match di Coppa Uefa: «Quando in estate arrivai a Genova - ha detto il tecnico blucerchiato ieri alla ripresa degli allenamenti - avevo entusiasmo, con giocatori da conoscere e motivazioni. Per questo accettai volentieri di partire con gli allenamenti a Moena anche con dieci giorni di anticipo, ora però tirando le somme è un'esperienza che non ripeterei più. Poi è chiaro che è la società a decidere ma giocare ogni tre giorni ha sacrificato troppo la preparazione e l'approccio ad ogni gara è stato penalizzato. È vero che ho conosciuto prima i giocatori nuovi a mia disposizione ma il lavoro quotidiano ne ha risentito enormemente». Per Mazzarri quindi è una situazione da non ripetere, anche perché il passaggio del turno avrebbe portato conseguenze negative: «Andando avanti avremmo rischiato - continua il tecnico - di fare la fine del Chievo della passata stagione». Cioè la retrocessione.
Insomma non è un Mazzarri contento quello che si presenta in conferenza stampa a Bogliasco alla ripresa degli allenamenti ma è un Mazzarri che tira decisamente un sospiro si sollievo: «Anche se mi sarebbe piaciuto passare il turno per i tifosi. Ma ora lo posso dire, se fossi andato ai gironcini avrei schierato la Primavera».
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