La squadra la fa il dottore. Una Sampdoria falcidiata dagli infortuni e attaccata dalla sfortuna proprio nel periodo che poteva segnare una svolta. Una malasorte che preoccupa Walter Mazzarri in vista del turno di coppa Uefa di domani, ma soprattutto in chiave derby, anche se il tecnico doriano non lo ammette. E così, Mazzarri, con gli uomini contati dovrà continuare a consultarsi con il medico prima di mettere in campo l'undici anti Aalborg: «È una continua telefonata con il dottore - racconta sconsolato il mister toscano - Devo cercare delle soluzioni perché la squadra è ridotta ai minimi termini e ho un reparto tutto da inventare».
Ma andiamo con ordine, perché Walter Mazzarri riparte da Napoli, dalla prima sconfitta della sua gestione. Il tecnico punta il dito su due aspetti in particolare che lo hanno lasciato perplesso: la scarsa lucidità sotto porta e la mancata reazione dopo lo svantaggio: «Abbiamo giocato un primo tempo buono - spiega - Come sempre ci sono state diverse cose da correggere ma nel complesso siamo stati all'altezza, abbiamo saputo impostare e costruire delle azioni di livello, ma ci è mancata la finalizzazione. Inoltre, per la prima volta ci siamo trovati in svantaggio e qui va capito come reagire. Mi aspettavo che all'inizio del secondo tempo la squadra entrasse in campo con la voglia di spaccare tutto. Invece, hanno incamerato un nervosismo negativo e non sono riusciti a rialzare la testa. Non vorrei che il buon inizio ci abbia fatto perdere la dimensione reale in cui ci troviamo. Non siamo certo una squadra come Roma, Milan o Juventus, abituate a perdere una gara ogni quindici».
Il passo successivo è capire come e con chi si affronterà la partita di domani sera. Ancora una volta una buona fetta del pubblico doriano sarà a sostenere Montella e compagnia, con la prevendita intorno ai 14.000 biglietti venduti, ma Mazzarri dovrà inventarsi la formazione, e da ieri pomeriggio ha ricominciato a spiegare gli schemi difensivi: «Qui non manca un giocatore: serve un intero reparto e non posso permettermi approssimazioni. Proverò un centrocampista sulla linea arretrata ma, per farlo, dovrò ripartire dal primo giorno a Moena. Quando domenica ha segnato Hamsik, c'era Palombo dietro e non potevo aspettarmi che lui sapesse come muoversi nella difesa a 3». Così nella prossima sfida, in difesa giocheranno Gastaldello, Bastrini con Palombo, che in questo ruolo si è già sacrificato in passato, e si dovrà misurare di nuovo. Una nota anche per gli avversari danesi che in molti sembrano sottovalutare, «ma che sono in uno dei loro momenti migliori. Domenica hanno stravinto e mi hanno riferito di un'ottima squadra. Usano un modulo spregiudicato e hanno cominciato prima la preparazione. Non li sottovaluterei troppo, anche perché l'obiettivo è chiudere la qualificazione in casa, anche se non mi spaventa l'ambiente danese al ritorno, non è certo Spalato».
E proprio a Spalato è tornato a fare riferimento il mister blucerchiato, che vorrebbe una Samp pronta a ritrovare quella componente tosta e battagliera che, in Croazia, anche di fronte all'emergenza e ad un clima sportivamente ostile, ha saputo trovare unità ed umiltà e vincere una partita difficile.
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