È Mc Cartney il beatle preferito: estetica e melodia battono il mito di Lennon

Bella forza. L'ennesimo sondaggio sul beatle preferito che negli Usa impazza dai tempi di «Love me do» vede di nuovo vincitore Paul McCartney. Il più grande melodista di tutti i tempi («Yesterday», «Hey Jude», «Let it Be», «Eleanor Rigby» bastano?) straccia John Lennon fermo al 16 per cento delle preferenze. Dopo di loro la voragine con George Harrison e Ringo Starr fermi rispettivamente al 10 e un generoso 9 per cento. «Gli americani sopra i 30 anni e quelli sopra i 65 amano Paul», dichiara John Zogby, amministratore delegato di Zogby International, la società che ha organizzato il sondaggio.
I Beatles, la band di maggior successo nella storia della musica, stanno vivendo la rinascita commerciale con i loro cofanetti (stereo per gli audiofili e mono per i collezionisti) e la ristampa di tutta la discografia rimasterizzata. Quattordici cd che vale la pena risentire per apprezzare finalmente l'enorme lavoro di produzione di George Martin. Album come «Abbey Road», miracolosamente rigenerato a livello di basse frequenze, ne è l'esempio migliore. Nella settimana che si è conclusa il 13 settembre sono stati 626.000 gli album venduti, secondo i dati della società «Nielsen SoundScan», quasi la stessa cifra fatta registrare nel resto dell'anno. E in quanto a vendite nessuna sorpresa perché i due capolavori del quartetto di Liverpool «Abbey Road» e «Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band» sono stati anche i più venduti. Nel frattempo la Disney ha fatto sapere che riproporrà sullo schermo il cartone del gruppo «Yellow Submarine» in una nuova versione 3-D, tecnologia che sembra aver preso periolosamente piede.

Zogby ha attribuito il successo di McCartney nel sondaggio al suo aspetto, alla sua longevità e al fatto che il cantante sia ancora in attività. Vero anche che nessun altro beatle ha prodotto tanti successi da solo come Macca.