McDonald’s sceglie Cremonini per gli hamburger in Russia

Il gruppo italiano raddoppia la presenza a Mosca e vuole espandersi in Polonia

Paolo Stefanato

da Milano

Il gruppo Cremonini fornirà, attraverso la controllata Inalca, hamburger per il mercato russo a McDonald's. La notizia, diffusa di prima mattina, ha dato ieri forte impulso al titolo in Borsa, che ha chiuso la seduta con un progresso del 3,3%, con strappi superiori.
L'accordo raggiunto con il colosso della ristorazione Usa prevede la costruzione di un impianto a Mosca per la produzione di hamburger destinati a tutti i ristoranti del gruppo presenti in Russia, 147 in 37 città; il fatturato iniziale sarà di circa 40 milioni di euro.
L'impianto, per il quale è previsto un investimento di 10 milioni di euro, sarà ultimato entro la fine del 2007 all'interno di un centro di distribuzione Inalca, attualmente in costruzione, e avrà una capacità produttiva di oltre 20mila tonnellate annue. L’operazione ha, appunto, importanti sinergie con altri programmi del gruppo alimentare italiano in Russia, dov’è presente da vent’anni con attività di commercializzazione e, dal 1998, con una presenza locale. «Nel 2005 abbiamo deciso di costruire una nostra piattaforma di distribuzione, per trasferirci da quella attuale dove siamo in affitto - spiega Vincenzo Cremonini, amministratore delegato del gruppo emiliano -. Negli ultimi quattro anni la nostra attività in Russia è letteralmente "esplosa", dai 18 milioni di dollari del 2002 agli 80 del 2005». Il nuovo investimento, che si affianca a quello deciso in funzione del contratto con McDonald’s, comporterà una spesa di 12 milioni di euro. L’attività è quella della distribuzione di prodotti alimentari, già oggi operata dall’Inalca, la controllata di Cremonini leader nel settore delle carni bovine. «Da anni - spiega ancora l’amministratore delegato - forniamo alberghi e ristoranti, che via via ci hanno chiesto sempre più prodotti: oggi a Mosca abbiamo un’offerta di mille referenze». La costruzione del nuovo stabilimento (oltre 20mila metri quadrati) permetterà di effettuare anche delle lavorazioni, e «a regime, tra un paio d’anni, il fatturato in Russia ammonterà a 150 milioni di euro, 40 dal contratto con Mc Donald’s e il resto dalla distribuzione».
La Russia è un grande mercato, su Mosca in particolare - città che da sola vale il 20% del Pil della Russia - gravitano 30 milioni di consumatori. La Russia inoltre - fa notare Vincenzo Cremonini - «è il numero uno al mondo per importazioni di carne bovina».
Nell’Est Europa il gruppo Cremonini è presente attualmente solo in Russia. Ma l’amministratore delegato annuncia che «sono in corso valutazioni per un’espansione in Polonia, Paese dove già siamo presenti con acquisti e vendite, ma senza una base nostra». A che cosa state pensando?, chiediamo.

«A un’attività di macellazione, perchè la Polonia è il Paese europeo a più alta concentrazione di bovini. Stiamo valutando l’opportunità di acquistare un terreno, nei pressi di Varsavia, per costruire uno stabilimento che potrà essere realizzato nel corso del 2007».

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