Medico, dopo 10 anni torna Scarpati e Banfi annuncia l’addio

Domenica sera su Rai1 al via la sesta serie della fiction più amata dagli italiani: il Medico in famiglia

Medico, dopo 10 anni torna Scarpati e Banfi annuncia l’addio

Roma - Dieci anni dopo. D’accordo: non saranno i venti di dumasiana memoria; ma per Giulio Scarpati l’emozione del ritorno è quasi la stessa. «Non capita spesso che un attore ritrovi il medesimo personaggio dieci anni dopo. Nel frattempo è cambiato lui, sei cambiato tu. Ed è come ritrovare un vecchio amico». Proprio il ritorno di Lele (che nel ’98 partì per l’Africa, affidando casa Martini a nonno Libero) è la grande novità di Un medico in famiglia sesta (e ultima?) edizione, da domenica prossima su Raiuno. «Quando abbandonai la fiction più amata d’Italia, lo feci per evitare i rischi dell’identificazione con un personaggio troppo popolare - ammette oggi Scarpati -. A volte un attore, se vuole crescere e trovare nuovi stimoli, alla popolarità deve rinunciarci. E sfidare anche l’oblìo del pubblico». Che è quanto ha fatto lui: «Ma con risultati per fortuna gratificanti. L’ultima pallottola in tv, A luci spente al cinema, Aggiungi un posto a tavola a teatro. E due figure di preti interpretati per la fiction, ai quali sono rimasto legatissimo: don Di Liegro e don Zeno».
C’è voluta però l’inalterata amicizia di Carlo Bixio, della produzione Publispei, «che ha continuato a seguirmi, nonostante io gli avessi rifilato una fregatura niente male», perché l’agognato ritorno divenisse realtà. «E contribuisse a un’edizione che, anche grazie alla costituzione di un cast ricchissimo (ritornano anche Pietro Sermonti e, per alcune puntate, la Cettina di Lunetta Savino) e alle riprese su pellicola piuttosto che in digitale, risulterà la più bella di tutte». Nonchè, come dice lo stesso Bixio, «quella destinata a chiudere un ciclo».

Infatti Lino Banfi sarà per l’ultima volta nonno Libero: «All’inizio non volevo girare neppure questa serie - ammette l’attore -. Poi ho pensato di fare solo tre puntate. Poi sei. Quando m’ero quasi deciso a farle tutte, mi hanno risposto: ormai ti abbiamo previsto solo per sei». Pronti a giustificare ben altro, gli sceneggiatori hanno escogitato una spiegazione logica: nonno Libero ha ereditato una masseria in Puglia, e i suoi frequenti andirivieni ne motiveranno la sporadica presenza.

«Lascio la serie perché il personaggio ha fatto il suo tempo e io ho raggiunto i limiti d’età: 73 anni. Lascio la palla a nonno Lele». Già: perché Maria (Margot Sikabonyi), che nella prima serie aveva 13 anni, in questa diverrà mamma, rendendo nonno Scarpati.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica