Politica

Medico islamico boccia i vaccini: «Sono impuri»

da Londra

Niente vaccini per i piccoli musulmani britannici: vanno contro i principi islamici. Che bisogno c’è di cautelare i nostri bambini contro malattie come il morbillo, gli orecchioni o la rosolia, quando c’è Allah a proteggerli? In sintesi sembra essere proprio questo quello che sta dicendo il leader dell’Associazione Medica Islamica in Gran Bretagna ai genitori musulmani. Le ultime affermazioni del dottor Abdul Majid Katme stanno suscitando molto scalpore a Londra in questi giorni per la presa di posizione piuttosto estremista riguardo ad alcune delle vaccinazioni infantili più comuni. Secondo il medico, infatti, ai bambini di fede musulmana non dovrebbero essere somministrate in quanto molte di queste contengono dei prodotti derivati da tessuto animale o umano che li rende «impuri» o illegali dal punto di vista dell’Islam. Questa fede consente infatti la consumazione dei soli prodotti «halal», ottenuti attraverso lo sgozzamento degli animali che muoiono poi dissanguati mentre viene invocato il nome di Allah. Ai fedeli è inoltre proibito mangiare carne di maiale e questa sarebbe un altro motivo – sempre secondo Katme – che rende inappropriati i normali vaccini. Alcuni di loro infatti contengono o sono fatti utilizzando una gelatina a base suina. Il medico – uno psichiatra che ha lavorato per 15 anni nell’ambito del Servizio Sanitario nazionale inglese – sostiene che i musulmani dovrebbero consentire ai loro figli uno sviluppo naturale del loro sistema immunitario piuttosto che affidarlo alle vaccinazioni. Secondo Katme, vivere in modo salutare nel segno dell’Islam sarebbe sufficiente a tenersi lontani da malattie comuni e gravi patologie. «Vedete, Dio ci ha creato perfetti – ha dichiarato – e con un sistema immunitario molto forte. Se si allatta al seno i propri figli per due anni, come predica il Corano e ci si nutre di cibo “coranico” come olive e germogli, ricordando di fare delle abluzioni ogni volta che si prega, allora le nostre difese saranno forti».
L’intervento di Katme è stato fortemente criticato dal Dipartimento per la Salute e dall’Associazione Medica Britannica che vedono nelle sue raccomandazioni il rischio di un incremento delle infezioni come la poliomielite e la difterite nell’ambito della comunità musulmana in cui peraltro la media dei bambini vaccinati è già più bassa. L’appello lanciato da Katme non è soltanto la teoria di un medico balzano, ma riflette la tesi di un movimento globale più ampio guidato dai leader islamici più estremisti. Rimangono cauti sulla questione gli esperti del Muslim Council of Britain.

«In assenza di altri ingredienti alternativi – hanno detto ieri – per la nostra salute i vaccini sono permessi».

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