da Milano
Il servizio idrico milanese ha un costo unitario quattro volte circa inferiore di quello dell'acquedotto pugliese; la produttività della rete di trasporto locale milanese e romana è quasi doppia rispetto a quelle delle aziende torinesi e napoletane; l'aeroporto di Malpensa è il primo in Italia per numero di bagagli dispersi (ma il giudizio è contestato dalla Sea, la società che gestisce lo scalo milanese); a Napoli le interruzioni di elettricità sono più del doppio di quelle di Torino. E ancora a Napoli la raccolta differenziata riguarda solo l'8% dei rifiuti solidi urbani contro il 40% di Brescia. Sono queste alcune delle principali evidenze emerse da una ricerca realizzata dall'ufficio studi di Mediobanca dedicata a «Costi, qualità ed efficienza delle società controllate dai maggiori Comuni italiani».
Al centro dell'indagine, commissionata dalla Fondazione Civicum, 19 società controllate dai Comuni di Roma, Milano, Torino e Napoli e 18 aziende similari di cui 8 controllate dai comuni di Brescia, Bologna, Modena, Genova, Firenze e Venezia. Ad essere poste sotto la lente le cosiddette utility, aziende operanti nei settori dell'energia, dei servizi idrici, del trasporto pubblico locale, delle gestioni aeroportuali e dei servizi di igiene urbana.
Denominatore comune alla maggior parte delle società analizzate, fatta eccezione per quelle quotate, è la mancanza di trasparenza informativa che si riverbera sulla efficienza del sistema. «I Comuni, che controllano queste società - ha spiegato questa mattina Fulvio Coltorti, responsabile dell'Ufficio Studi di Mediobanca - risultano carenti nelle loro attività di controllo di gestione di queste società».
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