Mosca vuole schierare unità dellesercito e del Servizio federale di Sicurezza (lFsb, erede del Kgb) nella regione dellArtico, ricca di idrocarburi e nel mirino di vari Paesi, Stati Uniti compresi. Il Consiglio di Sicurezza russo - che ha pubblicato sul suo sito il documento «Linee guida per la politica della Federazione russa nellArtico sino al 2020» - conferma i progetti di creazione di un raggruppamento, «per assicurare la sicurezza militare». Ma, tramite un portavoce, mette le mani avanti: «Non si tratta di militarizzazione. Laccento va posto sulla creazione di un sistema funzionante di controllo delle coste, complementare allo sviluppo di infrastrutture di frontiera». La «strategia per lArtico» è stata approvata lo scorso settembre dal presidente Dmitri Medvedev. Lobiettivo dichiarato è arrivare a poter «usare la zona artica come base strategica per le risorse naturali». Il dispiegamento militare avverrà in tre tappe, secondo i piani resi noti ieri. La prima, entro il 2010, prevede di determinare le frontiere russe nella regione artica «con metodi di studio geologici e geografici».
Poi, tra il 2011 e il 2015, Mosca intende ottenere il riconoscimento internazionale di queste frontiere. La terza e ultima tappa, dal 2016 al 2020, deve portare lArtico ad essere «la base strategica delle risorse naturali» per la Russia.Medvedev «Entro il 2020 truppe russe nellArtico»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.