Medvedev sfida Obama: «La Russia si riarma»

A due settimane dal suo primo incontro con Barack Obama, il presidente russo Dmitri Medvedev mostra i muscoli annunciando un «riarmo su vasta scala» e un radicale «ammodernamento» delle Forze armate russe a partire dal 2011. Un passo necessario, per il leader del Cremlino, a far fronte alle persistenti minacce nei confronti della Russia, compresi i «tentativi incessanti» della Nato di allargarsi fino ai confini della Federazione russa. «A partire dal 2011 comincerà un riarmo su vasta scala dell’Esercito e della Marina russi», ha detto Medvedev parlando a una riunione periodica con i vertici militari. «L’analisi della situazione politico-militare nel mondo - ha sottolineato - dimostra che in una serie di regioni resta un potenziale serio di conflitti, restano le minacce legate alle crisi locali, resta il terrorismo internazionale, e non cessano i tentativi di allargamento dell’infrastruttura militare della Nato nelle vicinanze della Russia». «Tutto ciò richiede un ammodernamento qualitativo delle nostre Forze armate».
Mosca ha sempre visto come una minaccia alla propria sicurezza i piani di allargamento a est dell’Alleanza Atlantica, con la prospettiva in particolare dell’adesione di Georgia e Ucraina. Questo, e l’altro tema controverso del progetto americano di scudo antimissile nell’Europa centrorientale, sono stati i due nodi principali che hanno condizionato in negativo i rapporti del Cremlino con la passata amministrazione americana di George W. Bush. Con l’arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama, che ha mostrato aperture incoraggianti in particolare sullo scudo, si è rafforzata la speranza in un sostanziale miglioramento dei rapporti. Per questo c’è molta attesa per il primo faccia a faccia tra Obama e Medvedev in programma il primo aprile a Londra, a margine del G20. Il presidente russo tuttavia fa sapere che Mosca non intende comunque rinunciare agli obiettivi prioritari della sua sicurezza, a cominciare dal dispositivo militare.
«L’obiettivo principale è l’innalzamento delle capacità di combattimento dell’Esercito, in primo luogo delle Forze nucleari strategiche» - ha sottolineato Medvedev. Proprio ieri, inoltre, il comandante delle truppe strategiche, gen.

Nikolai Solovtsov, ha annunciato che il prossimo dicembre, subito dopo la scadenza del trattato Start-1 con gli Usa per la riduzione delle armi nucleari, verrà installata una divisione di missili strategici intercontinentali di ultima generazione Rs-24 a testate multiple.

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