Mehldau e Shorter: è il momento dei grandi solisti

Due serate di grande jazz all’Auditorium. Brad Mehldau e Wayne Shorter saliranno sul palco della Sala Sinopoli, per il Roma Jazz Festival, rispettivamente domani e martedì.
Mehldau si esibirà in piano solo, portando ancora una volta in scena la sua musica spontanea e improvvisata, sempre in grado di suscitare stupore. Il musicista, perfetto interprete del piano moderno, spazia tra gli standard del jazz e i classici del pop. Non è raro ascoltare durante i suoi concerti rivisitazioni beatlesiane, brani di Billy Joel e Nick Drake, fino alla più recente Exit music (for a film) dei Radiohead. In rete, approdando al sito ufficiale www.bradmehldau.com, si possono vedere i video di alcune esibizioni dal vivo e scaricare vari mp3, alcuni tratti dagli album del pianista, altri disponibili esclusivamente per il download digitale.
Mehldau dalla metà degli anni ’90 ha cominciato a suonare intorno al mondo a ritmo serrato, con il suo trio ma anche come solista, riuscendo sempre a incantare il pubblico. Oltre a pubblicare numerosi dischi a suo nome, ha partecipato alle colonne sonore di film importanti, avendo l’onore di mettere le sue note al servizio di Stanley Kubrick: il grande regista ha voluto un brano di Mehldau per Eyes Wide Shut. Il legame del pianista americano con il cinema si esplicita anche nella collaborazione con il compositore Jon Brion, autore di splendide colonne sonore per il talentuoso regista Paul Thomas Anderson (Magnolia), e produttore di Largo, album di Mehldau pubblicato nel 2002. Nel corso degli anni il pianista ha lavorato con un gran numero di musicisti jazz, conquistando un seguito di pubblico sempre maggiore. Tra i big che ha affiancato ci sono Joshua Redman, Charlie Haden, Lee Konitz, ma anche John Scofield, Charles Lloyd e Wayne Shorter, con i quali ha registrato diversi dischi.
Proprio Shorter sarà protagonista in Sala Sinopoli il giorno dopo Mehldau, martedì. Il grande sassofonista si esibirà con Danilo Perez al pianoforte, Brian Blade alla batteria e John Patitucci al contrabbasso. Un gruppo di quattro leader, tutti straordinari interpreti, che forniscono a Shorter un sostegno di eccezionale finezza e profondità. Con i tre musicisti che lo accompagnano in tour Shorter ha registrato nel 2003 Alegría, disco premiato con due Grammy Awards (miglior album jazz strumentale e miglior composizione strumentale per il brano Sacajawea). Nel live, il quartetto interpreta tre nuove composizioni del sassofonista e un ulteriore inedito scritto a otto mani, oltre a due vecchi brani di Shorter; in scaletta anche il tema classico On wings of song di Felix Mendelssohn, e Smilin' through, dalla colonna sonora dell’omonimo film del 1941 (uscito in Italia con il titolo Catene del passato).


Shorter continua ad essere nel pieno di una straordinaria maturità che dura dagli anni Settanta quanto, con Joe Zawinul, fondò i Weather Report.
Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21. Info: 06.80241281.

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