da Sepang
Le possibilità di un clamoroso ritorno di Max Biaggi nel motomondiale si sono già ridotte drasticamente, per non dire completamente annullate. A chiudere le porte del team Gresini - la squadra italiana che aveva contattato Max la scorsa settimana - è stato nientemeno che Kosuke Yasutake, uno dei nuovi capi della HRC, il reparto corse della Honda.
«Non decidiamo noi i piloti delle squadre satellite - ha iniziato prudente il nuovo manager giapponese, che poi ha espresso piuttosto chiaramente il proprio pensiero -. Biaggi è un buon pilota, ma nel 2005 il nostro rapporto con lui si è concluso per due motivi: intanto Max, con il suo stile di guida, non si è mai adattato alla nostra moto e i suoi risultati sono stati inferiori alle aspettative. Inoltre, a fine 2005, la Honda ha cambiato politica, puntando sui piloti più giovani. Una politica che non è cambiata questanno».
Lalternativa per la squadra di Fausto Gresini, però, è Shinya Nakano, che non è esattamente un ragazzino.
«È vero - ha precisato Yasutake -, ma Nakano è giapponese e a noi farebbe piacere dargli unaltra possibilità. E poi, Shinya ha 30 anni, sei in meno di Biaggi...».
Di fronte alle insistenze di alcuni giornalisti italiani, il responsabile della HRC è stato piuttosto chiaro. «Il team Gresini collabora con noi da molto tempo e conosce perfettamente le nostre regole. Come ho detto, noi non possiamo imporre alcun pilota per una squadra satellite, ma preferiremmo sicuramente Nakano a Biaggi».
Insomma, il margine di trattativa di Fausto Gresini è praticamente nullo e Max, con ogni probabilità, sarà costretto ad appendere il casco al chiodo. Dopo essere infatti stato lasciato libero dalla Suzuki, con la quale ha corso questanno il mondiale SBK (che si corre con moto derivate dalla serie) vincendo tre manches e chiudendo il campionato in terza posizione, per il pilota romano al momento non ci sono altre alternative. In SBK, lorganizzatore sta facendo di tutto per trovare una squadra per Biaggi, che ha portato al campionato maggiore interesse che in passato, ma tutte le moto competitive sono ormai già assegnate, mentre in MotoGP non ci sono più posti liberi.
Un destino abbastanza inevitabile a 36 anni, anche se Max è ancora fisicamente integro, in grande forma atletica e ancora in grado di dire la sua in sella a una moto da corsa.
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