Melazzini: «Pop Sondrio continuerà a crescere»

Bormio. Un primo test sull'andamento del settore bancario nel 2011 si è avuto dall'assemblea del bilancio della Banca popolare di Sondrio, approvato ieri a Bormio dall’assemblea. Un esercizio difficile che ha portato ad un calo dell’utile netto del 57% a 57,2 milioni, ma che ha permesso di distribuire un dividendo di 0,09 euro per azione, contro gli 0,21 euro del 2011. I soci i in assemblea hanno riconosciuto lo sforzo compiuto dagli amministratori e che ha premiato la quotazione del titolo, migliorato lo scorso anno dello 0,98%, rispetto ad una flessione del 45,13% del comparto bancario. Altro elemento positivo è la crescita dei soci, saliti oltre i 173 mila, che pone l’istituto presieduto da Piero Melazzini tra le banche a più alto azionariato. Come pure l’ampliamento della raccolta dell’8,4%, mentre gli impieghi sono cresciuti di quasi il 13% a 20,6 miliardi.
In un anno in cui le banche hanno dovuto affrontare i problemi dell’avversa congiuntura, la Sondrio non ha rallentato il processo di espansione territoriale, con l’apertura di 11 nuove filiali, che portano a 323 le filiali della Banca. Con presenza in province vicine, come Aosta o Alessandria, e con uno sforzo a Roma, che vede ora la presenza della Sondrio anche a Trastevere e nel quartiere Aurelio, alle spalle del Vaticano.

Come al solito gli interventi dei soci, presenti numerosi, hanno portato ad una richiesta di maggiori informazioni sui risultati dello scorso esercizio. E Melazzini ha confermato la politica di rafforzamento del Gruppo, operando a favore delle realtà economiche ove la Sondrio è già operativa.