(...) Meglio, per una certa sinistra, se i contemporanei si chiamano governo e centrodestra, e meglio ancora se i contemporanei si riducono a un nome e cognome solo: Silvio Berlusconi. Mica è unipotesi nostra, maliziosa ovviamente. No: le manifestazioni presentate dalla Camera del lavoro hanno un segno preciso, confermato dal segretario generale Walter Fabiocchi. Dunque: «Dopo cinquantanni - spiega Fabiocchi - abbiamo pensato che fosse giusto ricordare cosa ha significato il 30 giugno e i cambiamenti che sono avvenuti nel Paese». Quindi, laffondo, che neanche Santoro: «Queste iniziative - sentenzia il segretario generale della Camera, marchio di fabbrica Cgil - saranno anche loccasione per riflettere su come la democrazia, che è stata fatta dai padri costituenti, oggi venga strattonata costantemente dalle azioni di questo governo». Più chiaro di così.
Via libera, allora - spieghiamo in dettaglio - al «corteo lungo via Venti Settembre», al «concerto in piazza De Ferrari», al «convegno a Palazzo Ducale», alla «mostra iconografica» e alla «rassegna cinematografica». Sempre per non dimenticare. Saranno queste le principali manifestazioni organizzate da Cgil, Anpi, Fondazione Giuseppe Di Vittorio e Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale, per celebrare lanniversario «della mobilitazione popolare». Popolare, da intendersi, ovviamente, storicamente, come fronte popolare. A fornire il patrocinio e lindispensabile collaborazione organizzativa ci si sono messi dimpegno le istituzioni: Comune, Provincia di Genova e Regione Liguria. E ti pareva. Ne hanno dato notizia ieri lo stesso Fabiocchi, il presidente della sezione genovese dellAnpi Fulvio Cerofolini e lo storico della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fabrizio Loreto. Ad aprire le celebrazioni, «che saranno anche occasione - per chi non lavesse ancora capito - per riflettere, a distanza di 50 anni da quei tragici eventi, sullo stato attuale della democrazia e sul suo rapporto con il lavoro, con i diritti e con lantifascismo», sarà la rassegna cinematografica «30 Giugno 1960-30 giugno 2010: Antifascismo e Democrazia» in programma da lunedì alla Sala Sivori. Dal 16 al 23 giugno, invece, alla Sala incontri della Regione e dal 26 giugno al 7 luglio al Ducale sarà visitabile gratuitamente - e come se no - una mostra iconografica «che ripercorre gli avvenimenti che, tra il giugno e il luglio del 60, coinvolsero anche Licata, Reggio Emilia, Palermo, Catania e Roma, portando alla caduta del Governo Tambroni».
Almeno questa, sì che sarà tutta da dimenticare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.