Menù Obento: signori, il pranzo è servito

Il rituale dell’hanami non può fare a meno dell’«obento», il cestino da pic-nic che ogni famiglia prepara secondo le proprie usanze e abitudini.
Ma i giapponesi sono un popolo organizzato, se qualcuno non fa in tempo a cucinare il pranzo a casa può acquistare un obento già pronto, «alle stazioni dei treni ce ne sono di tutti i tipi e con i cibi tradizionali di ogni regione» spiega Graziana Canova Tura, l’autrice di «Il Giappone in cucina» (ed. Ponte alle Grazie). L’obento ha radici antiche, «in origine erano scatole laccate molto pregiate - riferisce l’autrice -. Più la famiglia era ricca, più le confezioni del pasto erano sontuose, a più piani per suddividere le pietanze. Oggi sono usate le più pratiche scatoline in legno o in bambù (per conservare i cibi mantenendone la fragranza)».

E che cosa si mangia durante una gita di contemplazione dei ciliegi? «In genere riso con verdure e pesce o carne, il tutto sempre cotto o in salamoia poiché carni e verdure crude non sono adatte ai trasporti e alle scampagnate. Non mancano i dolci e i frutti, qualcuno elaborato secondo le ricette di famiglia». Infine il sakè, a fiumi. Per brindare all’anno nuovo sotto cascate di petali.

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