Lieve frenata per il tasso di disoccupazione nei paesi Ocse ad agosto: nel mese - secondo la rilevazione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - il tasso dei senza lavoro si è attestato all’8,5% a fronte dell’8,6% registrato a luglio (dato rivisto al rialzo) fermando a 45,5 milioni la conta complessiva dei disoccupati.
Rispetto a luglio 2008 si contano 13,4 milioni di disoccupati in più ma il dato è migliore rispetto al picco della crisi per il lavoro. Ad aprile 2010, infatti, il tasso di disoccupazione era all’8,7% mentre i senza lavoro erano 46,5 milioni. L’Italia registra un tasso di disoccupazione ad agosto inferiore alla media Ocse con un 8,2% in calo di 0,2 punti percentuali rispetto all’8,4% di luglio. Rispetto ad agosto 2009 il tasso di disoccupazione medio dei paesi Ocse è diminuito di 0,1 punti percentuali mentre quello italiano è cresciuto di 0,3 punti percentuali (ma a luglio la crescita tendenziale era di 0,5 punti e a aprile di 1,2 punti). Nell’Unione europea il tasso di disoccupazione medio ad agosto era al 9,6% (lo stesso di luglio ma in aumento di 0,4 punti su agosto 2009) mentre nell’area euro il tasso ha raggiunto il 10,1% (lo stesso di luglio e in aumento di 0,4 punti su agosto 2009). L’Ocse segnala che la disoccupazione a questo punto appare «stabile» e che i segnali che arrivano su settembre da Stati Uniti (9,6% come ad agosto) e Canada (all’8% in calo di 0,1 punti) vanno in questa direzione.
Se quindi il dato sui disoccupati resta molto più alto rispetto al periodo pre-crisi (13,4 milioni in più rispetto a luglio 2008, ma il numero cresce se si fa riferimento al 2007) l’emorragia dei posti di lavoro sembra essersi arrestata per dare spazio a una timida ripresa (un milione di disoccupati in meno ad agosto rispetto al picco dei 46,5 milioni di aprile).
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