Il Pirellone si era fissato un proposito buono per il 2006: migliorare il livello di concentrazione delle polveri sottili per la città di Milano. E ci si è riusciti. I colori dellangosciante quadro che mostrava famiglie tartassate da nuvole di irrespirabile smog e dallo spettro di valori di Pm10 alle stelle, va notevolmente schiarito. Giusto per fare un esempio, a Verziere per 144 volte lanno scorso avevamo superato il limite di 50 microgrammi/metro cubo di concentrazione di Pm10 contro le 139 volte del 2006 e, più in generale, sul territorio meneghino dal 1997 a oggi si registra un rassicurante -8%. «Milano e Lombardia non sono affatto le zone a più alta concentrazione di polveri sottile nel Bel Paese - spiegano dalla Regione - A Palermo per esempio i giorni di superamento del livello di guardia hanno sfiorato quota 200» I risultati, dunque, corrispondono allimpegno profuso in una zona che è particolarmente sfavorita dalla situazione orografica e geografica.
Una nota degli uffici del Pirellone sottolinea che la Regione lombarda è lunica istituzione a stanziare fondi per combattere sul campo questa battaglia, mentre Stato e Unione Europea ancora non si sono mossi. Previsti infatti 180 milioni di euro per il biennio 2006/2007 di cui 110 già spesi. Non solo: la nostra regione è lunica in Europa ad aver messo fuori legge gli oli pesanti. Operazione affatto semplice dato la durissima opposizione incontrata nel mondo dei petrolieri, ma comunque riuscita.
Certo è giunta ormai lora che Stato e UE sostengano loperato della giunta Formigoni, perché un attacco sostenuto da più fronti ha più forza per raggiungere il proprio obiettivo. «Al Governo si chiede di stanziare finalmente fondi significativi, di favorire la diffusione dei sistemi di filtraggio per i veicoli - specifica una Nota - e di accogliere la proposta di non immatricolare, in Lombardia, veicoli diesel non dotati di filtri antiparticolato» Proposte già presentate ufficialmente e che da oltre un anno non ricevono risposta. Cofinanziamento per sostenere un piano strutturale di interventi e una legge organica sullinquinamento dellaria, è quanto richiesto alla Commissione Europea. Da tempo infatti il Commissario europeo allAmbiente, Stavros Dimas, riconosce il carattere assolutamente innovativo del nostro piano regionale. Tanto che lUnione Europea calcola che i provvedimenti adottati porteranno in Lombardia al dimezzamento netto delle polveri sottili nel giro di cinque anni.
Basi salde, dunque, e obiettivi precisi per la giunta Formigoni che riconosce quanto già ottenuto e contesta facili allarmismi ma non ritiene ancora sufficienti i risultati. Per raggiungerli dal Pirellone vengono anche chiamati in causa i cittadini chiedendo che ognuno mantenga comportamenti virtuosi.